Nell’ultimo ottavo di finale di Coppa Italia il Milan di Mihajlovic sbanca Marassi sponda Samp 0-2. Di Niang e Bacca le reti decisive. Montella è in piena crisi.
Umori differenti sulle due panchine alla fine della serata del Ferraris: dopo la “paura” di due settimane fa contro il Crotone, stavolta il Milan vince senza troppo affanni pur contro una Samp che comincia a mostrare qualche spunto di miglioramento (ma c’è ancora tantissimo da fare per Montella).
Il passaggio del turno per l’allenatore serbo però vale davvero doppio: i rossoneri adesso possono contare su un tabellone teoricamente molto agevole, col Carpi nel prossimo turno e con la vincente della partita fra le due “matricole” Spezia-Alessandria.
Il Milan potrebbe dunque virare forte sulla Coppa Italia per ridare lustro a un’annata che sta dando avanti finora fra alti e bassi. Appena sembra cambiare registro, infatti, il Diavolo si arresta e torna indietro: un’andatura da gambero, più che da centometrista.
Anche a Marassi i rossoneri non dimostrano infatti l’approccio giusto per affrontare con piglio il match; meglio la Sampdoria per forza di volontà e spirito combattivo. Il primo tempo vola via con un paio di occasioni per parte, e con un centrocampo rossonero irretito dagli omologhi blucerchiati.
Nella ripresa però la musica cambia: il Milan si mette subito in corsa di sorpasso con il guizzo di Bacca che, al primo vero spunto della gara, imbecca con un’ottima giocata M’baye Niang che batte Viviano e fa 1-0. È il terzo gol stagionale del francesino alla Samp, inclusa la doppietta nella gara di campionato.
La Sampdoria accusa il colpo eccome, e lo dimostra quando Zukanovic perde le staffe dopo un fallo su Kucka e per eccesso di proteste rimedia da Celi il secondo giallo che lascia i suoi in dieci.
La squadra di Montella ci prova più con la forza della disperazione (in campo va pure Cassano) che con la convinzione di gambe e testa e alla fine incassa pure il raddoppio a tempo scaduto con una bella azione personale di Bacca in area.
Per l’Aeroplanino è il quarto k.o. in cinque partite: praticamente un disastro finora. La Samp è apparsa spenta e inconcludente davanti, reparto in cui si sente la mancanza di Eder e dove Muriel non rende troppo in termini di costanza. Il mercato, e le ambizioni del patron Ferrero, dovranno porre riparo insieme al lavoro in allenamento.