Bilanci di fine anno in Premier League: completato il girone d’andata con Sunderland-Liverpool, il verdetto più importante è di ieri: Arsenal e Leicester sono primi.
La strana coppia in vetta alla Premier League: Gunners e Foxes sono i campioni d’inverno di quest’annata di Premier League. Cominciata, e continuata, col baratro conosciuto da José Mourinho sulla panchina dei Blues – un baratro iniziato proprio con la sconfitta nel Community Shield contro l’Arsenal dell’eterno nemico Wenger.
Da allora, il Chelsea campione d’Inghilterra non si è mai ripreso, passando anche attraverso l’umiliazione di Leicester: il “vecchietto” Claudio Ranieri si è vendicato del più chiacchierato collega portoghese con il 2-1 di un paio di settimane fa.
Un successo che ha confermato la vena straordinaria della coppia d’oro Vardy-Mahrez, i gemelli del gol che giocano nella provincia del calcio inglese e che stanno facendo la squadra di Leicester, in cui militano anche due ex “italiani”, Benalouane e Inler.
L’altra sera le Foxes sono riuscite a frenare anche il più blasonato Manchester City: uno 0-0 che vale quasi come una vittoria, visto che Ranieri è riuscito in un sol colpo a tenere lontani gli agguerriti e attrezzati Citizens e a riacciuffare l’Arsenal momentaneo capolista.
La banda del tecnico romano potrà così festeggiare il Capodanno in vetta alla classifica con il suo bomber principe in vetta alla classifica marcatori: Jamie Vardy con 15 reti, insieme a Romelu Lukaku dell’Everton, è il miglior cannoniere inglese – ed è chiaro che così conquisterà pure una maglia per Euro 2016.
Riyad Mahrez inoltre non è poi tanto lontano dal collega di reparto: 13 reti per l’attaccante algerino nei primi tre mesi di Premier League sono un bottino tutt’altro che malvagio, anzi. Il Leicester vanta anche grazie a lui e ai suoi assist il miglior attacco del campionato, 37 reti fatte in coabitazione col City.
Insomma, Ranieri ha messo su un vero e proprio miracolo: il Leicester è lì in vetta alla Premier al fianco del munito Arsenal di Wenger.
I Gunners sono ora attesi dalla vera prova del nove: a gennaio bisognerà dare un bell’allungo per scrollarsi di dosso le critiche di “eterna incompiuta” e l’ingombrante vicinanza del City. Lo stesso United, nonostante l’attuale crisi, è a 9 punti: apparentemente tanti, ma nel calcio di oggi basta anche una sola sconfitta per andare in crisi.
L’Arsenal resta una delle squadre più forti e attrezzati d’Inghilterra (il double FA Cup-Community Shield negli ultimi 2 anni è stato di marca londinese), ma la Premier League manca dalla bacheca dal 2003-2004, l’annata di Thierry Henry capocannoniere con 30 reti.
Quest’anno c’è un altro francese, Olivier Giroud, meno prolifico e più a corrente alternata ma che ha messo finora 10 reti nel sacco. In attesa che torni il miglior Sanchez, Wenger si sta aggrappando negli ultimi tempi alla vena fantasiosa di Mesut Ozil (1 gol e 4 assist nelle ultime 5 gare).
Dietro il City dovrà rimettersi presto in carreggiata per riagguantare la strana coppia in vetta alla Premier.