Il ct dell’ Italvolley femminile Marco Bonitta ha sciolto le ultime riserve e diramato la rosa delle 14 giocatrici per il torneo preolimpico di Ankara: c’è Cristina Chirichella.
L’allenatore romagnolo ha quindi optato per mantenere anche il nome della giocatrice dell’Agil Volley Novara, che nelle ultime ore aveva rischiato il forfait a causa di un infortunio alla caviglia rimediato fortuitamente durante la sera di Capodanno nel ritiro tedesco.
Questo dunque l’elenco completo delle ragazze che a partire da martedì andranno a caccia del pass per Rio 2016 nel torneo di Ankara:
PALLEGGIATRICI: Francesca Ferretti, Alessia Orro
OPPOSTI: Nadia Centoni, Valentina Diouf
SCHIACCIATRICI: Lucia Bosetti, Antonella Del Core, Paola Egonu, Alessia Gennari
CENTRALI: Sara Bonifacio, Cristina Chirichella, Anna Danesi, Martina Guiggi
LIBERI: Monica De Gennaro, Stefania Sansonna
Come si vede dunque è rimasta confermata l’ipotesi, profilata dallo stesso Bonitta, delle 4 centrali: ci sono sia Cristina Chirichella che l’altra centrale Sara Bonifacio, giunta ad Ankara in fretta e furia dopo l’incidente occorso alla compagna di nazionale e di club. Tagliata fuori invece la giovane Anastasia Guerra.
Il torneo preolimpico inizierà ufficialmente domani, ma l’Italia osserva subito il giorno di riposo. La nostra Italvolley è attesa dal debutto di martedì 5 gennaio (ore 13.00, diretta tv su RaiSport) contro le campionesse europee in carica della Russia.
Poi mercoledì 6 alla stessa ora la sfida al Belgio; infine giovedì 7 alle 18.30 l’ultima gara della Pool con la Polonia.
Le ragazze di Bonitta si presentano all’appuntamento col morale certamente rinfrancato dopo il recupero di Chirichella, una delle punte di diamante dell’Italvolley al femminile; ma di sicuro centrare il pass olimpico non sarà per niente facile, specie in un torneo massacrante e così intenso da giocare tutto in una settimana.
Di sicuro però le nostre azzurre faranno di tutto per portare a casa la posta in gioco più importante: l’appetito – olimpico – vien mangiando, e Antonella Del Core e compagne hanno già dimostrato che, con la giusta concentrazione, si può andare molto lontano.