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Si apre la finestra invernale del calciomercato. Tra primi colpi chiusi e trattative interessanti, le 20 squadre di Serie A sono già attive: ecco una mappa.
La sessione di gennaio si chiuderà alle 23 di lunedì 1 febbraio a eccezione dei calciatori professionisti svincolati in estate (con contratto scaduto o risolto per mancata iscrizione della società) che avranno tempo fino alle 19 del 31 marzo per trovare una squadra, mentre quelli che avranno risolto consensualmente il contratto durante la finestra di mercato potranno essere ingaggiati dal 2 al 29 febbraio.
Inoltre dal 2 febbraio i calciatori in scadenza al 30 giugno 2016 che non rinnovano saranno liberi di porre la firma su un nuovo contratto e si trasferiranno in estate a parametro zero.
Questi i 9 affari già conclusi in Serie A e pronti solo per l’ufficialità: Kragl (c, Frosinone), Rigoni L. (C, Genoa), Suso (c, Genoa), Di Massimo (c, Juventus), Boateng (c, Milan), Arteaga (a, Palermo), Gerson (c, Roma), Alvarez (c, Sampdoria), Emanuelson (c, Verona).
Il grande traffico nella fascia alta della classifica sta spingendo praticamente tutte le big a mettere in campo gli sforzi giusti per perfezionare le proprie rose in vista della volata finale per scudetto ed Europa.
Particolarmente attiva l’Inter, il cui sogno per gennaio ha un nome e un cognome: Ezequiel Lavezzi. Il Pocho ha intenzione di tornare in Italia, e la triade interista Mancini-Ausilio-Thohir farà di tutto per portarlo in nerazzurro già da adesso senza attendere la prossima estate e per battere così la concorrenza di Barça e Tottenham.
Il Biscione poi non ha intenzione di mollare Jonathan Calleri, di cui si fa un gran parlare già da qualche mese (soprattutto dopo lo splendido gol di rabona alla Bombonera…). L’argentino vuole l’Italia, ma l’Inter non può prenderlo subito: fondamentale parlare col Deportivo Maldonado proprietario del cartellino e col Bologna, già disponibile peraltro al prestito fino a giugno. La strada però appare tutt’altro che facile.
Si muove, e tanto, anche la Fiorentina, che ha due nomi sul taccuino: Lisandro Lopez per l’attacco e Luisao per la difesa. Più difficile l’ingaggio del forte difensore lusitano-brasiliano, che sembra aver recuperato tutti i rapporti con la dirigenza del Benfica. In alternativa, i Della Valle trattano Mexes, già pupillo dei Viola da qualche tempo.
Punta un difensore anche il Napoli, con Aurelio De Laurentiis che è lì in pressing su Nikola Maksimovic, dopo aver tentato l’abbordaggio già la scorsa estate. Il presidente partenopeo offre 18 milioni, il Toro ha alzato l’asticella a 25: da valutare.
Il Napoli segue ovviamente anche Roberto Soriano, affare sfumato proprio alla chiusura del mercato estivo per una carta mancata: l’offerta è già sul tavolo, ma Ferrero vuole chiudere subito senza altri stravolgimenti dell’ultimo secondo.
Alla Juventus invece si sta ormai abbandonando la pista-Gündogan, non fattibile almeno in questa finestra di gennaio. A questo punto la caccia bianconera punta altri nomi: Mandragora sembra a un passo, si segue anche Fernando del City.
Sul fronte-uscite occhi puntati su Zaza: Allegri vorrebbe trattenerlo, ma il ragazzo ha intenzione di giocare per conquistarsi un posto all’Europa; la sensazione è che la partenza possa esserci in caso di offerta da 22-25 milioni (in quel caso in bianconero tornerebbe “l’usato sicuro” Matri).
Capitolo Roma: dopo la cessione di Iturbe, i due nomi più importanti sono Perotti ed El Shaarawy: Genoa e Milan hanno dato il loro placet, ma i giallorossi potranno tesserarne solo uno. Con Preziosi l’accordo è sulla base di 9+3; con Galliani prestito gratuito ma riscatto obbligatorio a 12-14 milioni. Dovranno decidere Pallotta e Sabatini, insomma.
Per il Milan, come già annunciato, tantissimi giocatori in esubero. Diego Lopez, Ely, Zapata, Nocerino, José Mauri, e poi ancora De Jong e Cerci sono nella lista dei partenti. Vendendo loro, i rossoneri si assicurerebbero un bel gruzzoletto per tentare poi l’assalto a Ever Banega, argentino del Siviglia col contratto in scadenza. Un buon modo per investire in questi tempi di vacche magre.
