Olanda troppo forte, Italvolley non pervenuta: le azzurre di Bonitta finiscono surclassate 3-0 (25-23; 25-21; 25-19) nella semifinale del preolimpico. Ora Rio è appesa a un filo.
La nazionale femminile cede di schianto contro le Oranjes di coach Giovanni Guidetti, che si rivelano di nuovo fatali per Del Core e compagne come nell’EuroVolley dello scorso settembre (anche lì finì sempre col massimo scarto): match tranquillamente condotto da Sloetjes e compagne senza eccessivi affanni.
Ora le nostre ragazze hanno un’ultima possibilità – il punto di non ritorno: vincere a tutti i costi la finalina di domani contro la perdente di Russia-Turchia e poi strappare la qualificazione nel torneo mondiale in programma a maggio in Giappone.
Le azzurre di Bonitta hanno sofferto tremendamente la difesa granitica delle omologhe olandesi (non a caso vicecampionesse d’Europa), non dando il cambio di passo soprattutto in ricezione e in fase di contrattacco. Numeri positivi solo a muro (12 stampatone contro 7), ma è mancato ogni straccio di lucidità per sovvertire un andamento che sin dalle prime battute è stato tutto a favore della nazionale di Guidetti.
Ci si mangia le mani soprattutto ripensando al primo parziale: dopo un terribile break di 5-0, le azzurre sono tornate sotto fino al 21-21 ma sul più bello Antonella Del Core ha avuto la palla giusto per ribaltarne l’esito fallendola però miseramente.
Proprio la capitana dell’Italvolley è stata tra i punti più dolenti in campo oggi, soprattutto in fase offensiva e nei momenti topici: un’assenza dal parquet pagata cara da tutta la Nazionale, che certo puntava sull’esperienza della veterana partenopea per arrivare alla finalissima.
Deludente anche Paola Egonu, che però resta tra le migliori ragazze ammirate in questo preolimpico: la ragazza del Club Italia può ritenersi soddisfatta, e con lei anche ct e appassionati, per un torneo giocato comunque con grande intensità ad appena 17 anni. Oggi purtroppo è andata così: 10 punti e un basso 28% in attacco.
Valentina Diouf ha giocato discretamente e ha provato a ruggire in alcune situazioni, caricandosi sulle spalle l’Italvolley e provando a ricucire lo strappo nei primi due parziali (17 punti complessivi e 52% in attacco). Positiva anche la prova delle centrali Guiggi (10 punti) e Danesi (3 muri).
Meno bene il libero Stefania Sansonna e l’altra giovanissima Alessia Orro che si è prodigata in palleggio finendo poi sbaragliata dalle avversarie.
Insomma la Giovine Italia del volley femminile paga l’inesperienza ma domani si gioca tutta la sua credibilità: centrare il torneo mondiale sarebbe il giusto coronamento del quadriennio-Bonitta ma anche il trampolino di lancio per le nuove leve della pallavolo tricolore in rosa.