Un tempo per parte e un pari inutile entrambe: Roma-Milan, ultimo anticipo della 19ᴬ di Serie A, finisce 1-1. Mihajlovic forse salva la panchina, Garcia scricchiola ancora.
Le due grandi malate del campionato ci hanno anche provato fino alla fine a vincerla, ma senza riuscire a sopravanzare l’altra e ad avviarsi sulla strada dell’auspicata guarigione. Un tempo per parte, con la Roma a condurre le danze – anche se senza troppa frenesia – nella prima frazione e il Milan a dominare nella ripresa e a crederci di più se non altro per voglia e cuore. Alla fine però l’1-1 non serve a nessuna delle due.
Una partita che annota nel suo taccuino-marcatori i nomi di due calciatori che proprio non t’aspetti: Antonio Rüdiger e Juray Kucka, uomini del destino potenziale in una gara senza nomi altisonanti di grandi campioni (Totti gioca, ma solo dal 70’ dopo quattro mesi di assenza).
Il difensore tedesco spacca la partita al 4’ con un piattone in corsa al centro dell’area su calcio di punizione e sconvolge almeno inizialmente i piani di un Milan che appare in balia completa della Roma – tante le occasioni, dal guizzo rapidissimo di Sadiq dopo appena 20” al liscio clamoroso di Pjanic alla traversa ancora di Rudiger.
I giallorossi però hanno il demerito di calare alla distanza – per mancanza di convinzione e di condizione atletica, un problema che si portano dietro da un po’; a quel punto il Milan comincia progressivamente a creare gioco e a farsi sentire almeno a centrocampo ma senza sovvertire il risultato: si va all’intervallo sull’1-0 ma con gli occhi che certo non scintillano per lo spettacolo ammirato in campo.
Inizia la ripresa: Manolas neppure rientra, per lui infortunio muscolare che allunga a 14 il numero degli infortuni simili nella disgraziata stagione giallorossa, e la Roma cala drasticamente dal punto fisico consegnando al Milan le chiavi di gioco e partita e concedendo spazio letale subito concretizzato dai rossoneri in bianco.
Al 50’ Honda pennella per la testa di Kucka che svetta su Florenzi e batte Szczesny sul palo più lontano. Mihajlovic manda dentro Boateng – al ritorno in rossonero – ma poi si fa addirittura cacciare da Orsato per un calcio alla bottiglietta su un gol divorato sempre dallo slovacco poco dopo il pari.
Dall’altra parte Garcia tenta la carta della disperazione chiamata Francesco Totti; la Roma si esprime solo in uno scambio rapido Salah-Gervinho e poi la partita di fatto si chiude con tanti colpi, pressing alto e battaglia agguerrita in ogni zona del campo.
All’80’ pure Nainggolan sente una fitta alla coscia e smette di giocare restando in campo a onor di firma; il recupero non ribalta il risultato.
Finisce 1-1, l’Olimpico contesta pesantemente i giallorossi, una squadra che brancola nel buio e senza niente o nessuno che possa accendere la luce: Garcia nelle ultime 10 ha ottenuto addirittura una vittoria, il 2-0 con il Genoa. La sua panchina, e tutta la Roma, continuano a scricchiolare paurosamente.
Dall’altra parte il Milan torna a casa con più di qualche rammarico: contro questa Roma il Diavolo di Mihajlovic poteva, e doveva, fare di più. La reazione avuta è probabilmente troppo poco per una squadra di questo calibro. Domenica altra sfida difficile, con la Fiorentina a San Siro: si vedrà se contro la sua ex Miha riuscirà a esaltarsi.