Frosinone-Napoli Serie A
Foto Ansa

Serie A, 19ᴬ giornata: Inter-tonfo e Napoli campione d’inverno!

In attesa dell’esito di Samp-Juve, la 19ᴬ giornata di Serie A ha avuto due risultati sostanziali nel pomeriggio: altro tonfo casalingo dell’Inter e Napoli campione d’inverno.

Due notizie che vanno a braccetto e che fotografano due momenti differenti di due fra le squadre che stanno animando i piani alti del campionato.

L’Inter è caduta per la seconda volta di fila a San Siro, stavolta col Sassuolo dei miracoli, in una gara del tutto coincidente alla caratteristica storica della squadra nerazzurra: la pazzia divenuta ormai d’antonomasia con l’espressione “pazza Inter”.

Tante occasioni create e tanti sprechi sottoporta, complice anche un Consigli a dir poco strepitoso sui vari tentativi degli uomini di Mancini, fino alla capitolazione finale per un errore di Murillo e un intervento disperato di Miranda su Defrel: il rigore siglato da Berardi al 95’ sa di beffa aggiunta a un danno incalcolabile.

L’Inter insomma scende dal piedistallo su cui era salita praticamente da inizio campionato mostrando per la prima volta le crepe nella sua solidità difensiva e nella compattezza di squadra. In mezzo ai due ko al Meazza, un altro 0-1 – stentato – a Empoli che aveva almeno dato fiato e speranza ai nerazzurri, caduti di nuovo e ora alle prese con qualche grattacapo.

Onore comunque al Sassuolo, squadra stellare orchestrata ottimamente da Eusebio Di Francesco, imbottita di italiani e grande onore per il calcio italiano: i neroverdi chiudono così il loro girone d’andata straordinario iniziato col successo sul Napoli e concluso appunto dal colpaccio a San Siro. Una squadra venuta dalla provincia ad ammazzare le grandi (vedi anche la vittoria in casa sulla Juventus a ottobre).

E succede così che a vincere il titolo di campione d’inverno non sia l’Inter, bensì il Napoli: azzurri di Sarri che giocano a fare i corsari e saccheggiano il Matusa di Frosinone con un 1-5 eloquente e storico.

I partenopei tornano così a essere campioni d’inverno ben 26 anni dopo l’ultima volta (avvenne infatti nella stagione 1989-90, quando in azzurro c’era un certo Diego Armando…). Un segnale più suggestivo di mille parole, che sotto al Vesuvio fa gongolare più di qualcuno.

Il maestro Sarri ha fatto un altro capolavoro. Certo, l’avversario non era di quelli performanti – anche se il fortino del Frosinone restava sulla carta una trasferta insidiosa da affrontare, vista anche la posizione pericolosa occupata dai ciociari – ma Hamsik e compagni hanno assolto il loro compito al solito: brillantezza fisica, gioco spumeggiante e gol, ancora gol.

Ben cinque, nella giornata che ha visto segnare il capitano slovacco per la terza volta di fila, vedere i primi squilli in campionato per Albiol e Gabbiadini (in due interventi sciagurati di Zappino prima e Blanchard poi) e confermare la vena realizzativa mostruosa di Gonzalo Higuain, altra doppietta e ora a quota 18 reti su 19 presenze: un alieno argentino piombato in Italia.

Ora la palla passa alla Juve: in vetta ormai al giro di boa c’è solo il Napoli; Inter e Fiorentina restano a guardare; la Juve chissà…

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