Samp-Juve finisce 1-2 e conclude il girone d’andata della Serie A. L’operazione-rimonta dei bianconeri continua imperterrita: 2° posto agganciato e vetta a -2.
E alla fine arrivò la nona: la Juve conquista a Marassi il successo consecutivo numero nove, prende altri due punti alla Roma, scavalca la Fiorentina, aggancia l’Inter e tiene il passo del Napoli campione d’inverno.
Tutto in una notte, per la squadra di Allegri, brava ad andare sul doppio vantaggio e un po’ meno ad amministrare facendosi quasi rimontare da una Samp comunque volitiva e combattiva fino all’ultimo minuto.
La sostanza però resta questa: in 74 giorni, dopo la partenza da incubo di inizio campionato la Signora è passata dal -11 – il punto più basso toccato con la sconfitta del Mapei Stadium per mano del Sassuolo – all’attuale -2.
Dal Sassuolo alla Samp, ringraziando sempre i neroverdi emiliani, che oggi hanno frenato l’Inter consentendo ai campioni d’Italia di ritrovarsi proprio a ridosso di quelli che fino a ieri erano i primi in classifica.
Ventisette punti in due mesi e mezzo, compresi gli ultimi tre di oggi: una scalata impressionante per rendimento e continuità, condita soprattutto dalla crescita esponenziale del folletto argentino. Paulo Dybala ha menato le danze anche nella soffertissima vittoria di Marassi.
Suo l’assist, a conti fatto decisivo, per il bell’inserimento centrale di Khedira e per il momentaneo 0-2 dei bianconeri dopo che all’intervallo si era andati sullo 0-1 firmato da Pogba con una torsione inventata dopo il controllo e un colpo da biliardo di sinistro sul palo lontano.
Non è bastato alla Samp il carattere e l’attaccamento alla maglia di Cassano, che è segnato a tornare un gol in Serie A dopo più di un anno sull’assistenza di Carbonero. Fantantonio ha mostrato una condizione smagliante, correndo per 90’ in lungo e in largo e sacrificandosi per tutta la squadra, nella serata in cui Eder non ha per nulla brillato.
La Juve però nel complesso ha retto bene, andando in apprensione solo negli ultimi dieci minuti finali, recupero compreso. Ma dopo una sgroppata del genere, riprender fiato ci può stare. Ora, testa a Udine con una sbirciata a quella vetta su cui i bianconeri vogliono tornare presto.