Roma, esonerato Garcia torna Luciano Spalletti: con lui i giallorossi diventarono grandi fra 2005 e 2009. Il tecnico toscano vuole ricominciare: sarà vera svolta?
L’allenatore nato a Certaldo torna dunque a Trigoria e trova una squadra infragilita dagli ultimi sviluppi della conduzione-Garcia: il collega francese è andato via dall’ambiente capitolino lasciando le macerie di un rapporto ormai disgregato da mesi di incomprensioni, di allenamenti sbagliati e di figuracce frequenti.
Il 6-1 subito a Barcellona è l’emblema assoluto di una stagione a tinte giallorosse che pure era iniziato con propositi ben più benauguranti, vedi la vittoria all’Olimpico contro la Juve campione d’Italia e l’1-1 coi blaugrana nella prima partita di Champions.
Certo, lo stesso Spalletti ricorda una sconfitta altrettanto storica subita sul palcoscenico europeo – il famigerato 7-1 dell’Old Trafford contro il Manchester United nei quarti della Champions 2006-07 – ma gli sfracelli compiuti nell’ultimo anno solare dal tecnico francese sembrano ancor più grandi.
Uno spogliatoio in dissenso e al limite della spaccatura, che nelle ultime dieci partite fra campionato e Coppa Italia aveva racimolato appena una vittoria. Per evitare il baratro e lo scollamento definitivo con gli obiettivi stagionali, Pallotta e Sabatini hanno deciso: via Garcia, ecco di nuovo Spalletti.
Contratto di 1 anno e mezzo per il tecnico toscano, che torna come per una sorta di affare di cuore, come ha riconosciuto lui stesso: lasciandosi scappare una frase emblematica che vale più di mille parole, «se torno, è per finire il lavoro che avevo iniziato».
Un lavoro che lo aveva portato a due secondi posti in campionato e due quarti di finale di Champions, più due vittorie in Coppa Italia e uno in Supercoppa.
Già nel pomeriggio Spalletti ha diretto il primo allenamento della sua nuova avventura romanista. Ripartire dai muri crollati in casa-Roma, o quasi, sarà il suo obiettivo più immediato. Bisognerà capire da subito quale sarà la nuova posizione di Francesco Totti, apparso defilato rispetto al progetto-Garcia ma ansioso di far valere la sua caratura di uomo-spogliatoio di tutta la magica.
E forse verrà ripristinato da subito il 4-2-3-1 marchio di fabbrica della Roma scintillante dello Spalletti I. D’altronde, con un attaccante di peso e di centimetri come Erin Dzeko, finora solo tre gol in Serie A, i giallorossi potrebbero davvero ritrovare il carburante per ripartire subito.
Domenica il Verona, poi a fine mese la sfida-totale allo Stadium contro la Juventus. Per quella data, Spalletti vuole già aver dato una rinnovata identità alla sua nuova Roma.