Cominciano senza grosse sorprese gli Australian Open 2016, primo Slam della stagione di scena sul cemento di Melbourne. Nessuna difficoltà incontrata da parte dei big già scesi in campo, ad eccezione di Caroline Wozniacki, già fuori dai giochi.
Buon debutto per il numero 1 Novak Djokovic: nessuna particolare fatica contro il diciannovenne sudcoreano Chung Hyeon, che pur ha dato tutto per riuscire a far protrarre la durata del match, riuscendo persino a strappare per un volta il servizio al più blasonato avversario (63 62 64 lo score finale). Ancor più semplice l’esordio di Roger Federer, che lascia le briciole al georgiano Nikoloz Basilashvili: 62 61 62 il punteggio e subito il pensiero al secondo match, contro il sempre ostico ucraino Alexander Dolgopolov.
Bene il ceco Tomas Berdych (n. 6), che si impone in tre set sull’indiano Yuki Bhambri, Kei Nishikori (n. 7), si sbarazza senza troppi affanni del tedesco Kohlschreiber, e Marin Cilic (n. 12), che lascia un set all’olandese De Bakker, ma prosegue il suo cammino, così come l’idolo di casa Nick Kyrgios (62 75 62 allo spagnolo Carreno Busta).
In campo femminile, la vittima eccellente è Caroline Wozniacki che, pur con l’attenuante di una condizione fisica piuttosto precaria, inciampa contro la ventunenne kazaka Julia Puyintseva (16 76 64) ed è costretta nuovamente ad abbandonare nelle prime fasi il Major australiano. Non hanno problemi a passare il turno Agnieszka Radwanska (62 63 alla statunitense McHale), Maria Sharapova, (61 63 alla giapponese Nao Hibino), Petra Kvitova (63 61 alla tailandese Luksika Kumkhum).
Capitolo italiani. Solita maratona per Andreas Seppi, che riesce comunque ad avere la meglio per 36 76(4) 64 76(10), in tre ore e quaranta minuti, del russo Teymuraz Gabashvili, e ora attende lo statunitense Denis Koudla, col quale non ci sono precedenti. Sconfitta secondo pronostico per Paolo Lorenzi, che cede 63 76 (8) 63 al bulgaro Grigor Dimitrov. Domani in campo Fabio Fognini contro Gilles Muller.
Rimane soltanto Roberta Vinci tra le donne: la tarantina riesce a battere l’austriaca Tamira Paszek per 64 62 su un campo numero 13 che poco si addice ad una finalista Slam come lei. Già fuori Camila Giorgi e Sara Errani: quasi scontato, purtroppo, il risultato della maceratese, costretta ad inchinarsi alla numero uno al mondo Serena Williams per 64 75 in un’ora e 45 minuti, nonostante abbia davvero lottato contro la più forte avversaria e nonostante le sue tante vittorie contro top10, lei che non è mai andata al di là della venticinquesima posizione. Male la romagnola, 16 75 61 per mano della ventunenne russa Margarita Gasparyan, numero 60 Wta.