Bardiani-Csf, Nippo-Vini Fantini, Southeast-Venezuela e Gazprom-RusVelo: queste le wild card del Giro d’Italia 2016, ufficializzate stamane da RCS Sport. Comprensibile l’enorme soddisfazione da parte dei dirigenti delle quattro squadre Professional, consapevoli che il prendere parte alla Corsa Rosa in programma dal 9 maggio costituirà senza dubbio l’evento cardine dell’intera stagione.
Tre delle quattro invitate sono italiane. Già certa di ricevere il via libera la Southeast-Venezuela, in quanto vincitrice della Coppa Italia 2015: la formazione di Angelo Citracca rilascia un comunicato in cui sottolinea il “grande orgoglio” di essere al via da Apeldoorn per onorare una corsa in cui tante volte in passato ha fatto bene, con l’eccezione dell’ultimo, opaco anno.
Certamente meritato l’invito per Bardiani-Csf e Nippo-Vini Fantini. Il #greenteam ha visto premiare il pluriennale progetto di investimento sui giovani italiani, che l’ha portato negli ultimi due anni a dare spettacolo sulle strade del Bel Paese, ottenendo il cospicuo bottino di quattro vittorie e tante performance di rilievo. “È il riconoscimento del buon lavoro e della serietà che abbiamo sempre cercato di dimostrare”, dichiara il team manager Roberto Reverberi, che non nasconde “l’ambizione” di essere protagonisti per “ripagare la fiducia” concessa dagli organizzatori.
Per il secondo anno consecutivo sarà anche #orangeblue. Ringraziando doverosamente lo staff di Mauro Vegni “per l’invito a un evento così prestigioso”, il team manager della squadra italo-giapponese Francesco Pelosi aggiunge: “Prepareremo la nostra stagione per […] disputare un grande Giro, basato sulla correttezza sportiva che nel 2015 ci ha portato a vincere il premio Fair Play, ma con la convinzione di poter crescere nei risultati, avendo tanti talenti pronti ad esprimersi al meglio”. Nel 2015 tanta sfortuna colpì i due capitani Damiano Cunego e Daniele Colli, costretti entrambi al ritiro: riscattarsi è l’obiettivo dell’intera compagine.
La sorpresa tra le wild card è rappresentata dalla Gazprom-RusVelo. Il team russo giunge dunque al massimo risultato, a cui aspirava in seguito all’accordo con Colnago. “Onore” ma anche “responsabilità“, sono le espressioni adottate dal general manager Renat Khamidulin, che si dice entusiasta di prendere parte alla corsa a tappe italiana, nel “cuore del ciclismo”.
Delle squadre italiane escluse rimane fuori la Androni Giocattoli, che ha sempre onorato in passato il Giro, ma ha evidentemente pagato a caro prezzo le sciagurate disavventure in tema di doping dello scorso anno, riguardo alle quali si è dichiarata parte lesa. Un “colpo durissimo per il futuro del nostro team“, ammette Gianni Savio, che assicura di aver allestito una squadra – competitiva – per il Giro (nonostante l’inadempienza economica del vecchio sponsor Venezuela), ma dovrà ora fare i conti con le decisioni degli sponsor al riguardo.
E tra le tante aspiranti delusione palpabile anche per la Roompot Oranje Peloton, che sognava di prendere parte alla Grande Partenza dai Paesi Bassi, davanti al suo pubblico. Parla di “grande sfortuna”, il tm Erik Breukink, consapevole comunque di non essere mai stato illuso da RCS, nonostante l’allestimento di una rosa competitiva con Pieter Weening, in passato Maglia Rosa al Giro, punta di diamante.