Due record in un colpo solo: al meeting di indoor di inizio stagione di Bystrica (Slovacchia) Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti scavalcano quota 2.35, nuovo primato azzurro.
L’occasione ha visto confrontarsi i tre migliori saltatori del panorama italiano, Tamberi Fassinotti e Chesani: i primi due hanno davvero fatto bene nella prima uscita stagionale di questo 2016, prima tappa dell’High Jump Tour riservato alla specialità, volando oltre i 2.35 metri e centrando così la migliore prestazione stagionale a livello mondiale e facendo il nuovo record italiano.
Merito di Tamberi e Fassinotti, che migliorano così di un centimetro il record del collega Fassinotti centrato nel 2014 ad Ancona e lo scorso anno a Hustopece in Repubblica Ceca. L’accoppiata italiana è riuscita anche a migliorare la misura centrata la scorsa domenica a Malmö dal qatariota Mutaz Barshim.
Gli azzurri hanno fatto faville finendo davanti a due ex campioni del mondo, il bahamense Thomas (3°) e lo statunitense Williams. Tamberi è finito primo, Fassinotti secondo ma poco importa: per il salto in alto tricolore è una bella iniezione di fiducia in vista dell’appuntamento, probabile, di Rio 2016.
Un’iniezione che ha anche il colore dell’amarcord: è proprio sulla pedana di Bystrica che nel 2011 la nostra Antonietta Di Martino conseguì il record tricolore femminile assoluto a 2.04 e finora imbattuta.
Di certo però che è i ragazzi dell’alto hanno fatto sul serio sin dall’inizio: Tamberi è entrato con 2.20; Fassinotti con 2.24; un primo stop sui 2.27. Poi dopo un altro paio di errori l’exploit definitivo prima del 23enne marchigiano delle Fiamme Gialle al primo tentativo e poi del 26enne marchigiano dell’Aeronautica.
Una doppia prestazione che fa sognare, arrivata fra l’altro all’esordio stagionale per Tamberi e alla seconda uscita per Fassinotti (la prima il 17 gennaio fu a Birmingham). Terzo come detto Thomas, 4° il britannico Grabarz. Buon 8° per Silvano Chesani, che si migliora di un centimetro dopo l’assenza di dieci mesi causa infortunio a un tendine d’Achille.
Insomma, l’alto italiano batte forte: e verso Rio 2016 è davvero una buonissima notizia.