Ranieri se la ride, eccome: il suo Leicester è inarrestabile, sbanca l’Etihad casa del City 1-3 e allunga proprio sui Citizens; ora è 1° a +5 sul Tottenham e +8 sull’Arsenal.
Un altro pomeriggio da raccontare a figli e nipoti, per tutte le Foxes, giocatori panchina e tifosi al seguito: questo Leicester certifica forse in una delle prove più belle della stagione di essere diventato grande, e pronto a sottrarre il trono alle grandi d’Inghilterra, con tutta quella concentrazione e quella ferocia determinata a continuare il suo grande sogno.
City annichilito: chi sperava nelle ultime partite della stagione di Pellegrini per vedere tornare il titolo nella parte celeste di Manchester viene ancora una volta deluso: con una difesa centrale imbarazzante (Otamendi e Demichelis da tregenda), uno Yaya Touré pallido parente della pantera di qualche anno fa e un Aguero lasciato solo a reggere la baracca.
Dall’altra parte, invece, tutto perfetto: se poi ad aprire e chiudere la giornata straordinaria delle Foxes ci pensa addirittura un lungagnone tedesco, Robert Huth, che di mestiere fa il difensore, vuol dire che il destino quest’anno sta costruendo al Leicester un progetto a dir poco stupefacente.
Il vantaggio-Foxes lo firma proprio Huth al 3’, indovina sull’assist di chi? del solito Mahrez, che poi ha pure il coraggio di irridere la difesa-Citizens con un dribbling fulminante e battere Hurt per lo 0-2 che dà a lui il 14esimo gol stagionale e soprattutto fa calare il gelo sull’Etihad.
City senza spina dorsale e con Pellegrini che perde su tutta la linea; Ranieri invece non cambia di una virgola e alla fine ha di nuovo ragione: al 60’ Huth riprende l’ascensore e manda in paradiso i tifosi del Leicester assiepati lì vicino.
È un altro capolavoro, che il graffio di Aguero a una manciata di minuti dalla fine non può rovinare. Ora Ranieri dovrà essere bravo a frenare l’entusiasmo esagerato, e del tutto legittimo, che sta fermentando nei dintorni di Leicester. Un’impresa, nell’impresa di una stagione comunque andrà fantastica.
Nelle altre partite di giornata, c’è anche un’altra notizia: ora al secondo posto c’è il Tottenham di Pochettino, 1-0 al Watford firmato dal difensore Kieran Trippier. Kane e compagni ora gongolano: la Champions, con questi risultati, non è più un miraggio.
Da registrare poi lo scivolone del West Ham in casa del Southampton (1-0 con rete di Yoshida); lo 0-3 fulminante dell’Everton in casa dello Stoke (a segno in poco più di mezz’ora, insieme a Coleman e Lennon, anche il belga Lukaku ora a quota 16) e infine il 2-2 fra Liverpool e Sunderland che allunga la mezza crisi di Klopp (ai gol di Firmino e Lallana rispondono nel finale Johnson e Defoe).
Oggi, come si accennava, l’Arsenal in casa del Bournemouth e una grande classica, Chelsea-Manchester United: un tempo sarebbe stata roba da piani alti e da lotta scudetto, ora Blues vs. Red Devils sembra più che altro un derby olandese fra Hiddink e Van Gaal con poco altro da dire alla stagione.