Si conclude al primo turno l’avventura dell’Italia in Fed Cup 2016. Proprio come dodici mesi fa, è la Francia a spedirci verso un rischiosissimo spareggio per restare nel World Group. Stavolta non è Genova il teatro della disfatta, bensì Marsiglia – il Palais des Sport, precisamente, sul veloce indoor – dove le ragazze di Amelie Mauresmo si rendono protagoniste di una bella prova e ci sconfiggono per 4-1.
Giornata da dimenticare per le nostre due singolariste. Scende in campo prima di tutto Sara Errani, che prosegue nel suo momento negativo e, dopo aver ceduto il giorno precedente a Caroline Garcia, è costretta ad arrendersi anche a Kristine Mladenovic, che si impone per 76 61, in un’ora e mezza di gioco.
Una Sarita irriconoscibile, sbiadita copia di quella che fino a qualche mese fa occupava la top ten mondiale, così come altrettanto irriconoscibile è Camila Giorgi, che dopo la sofferta vittoria nel primo singolare, incappa in un’altra prestazione mediocre ed esce sconfitta per 63 64 per mano di Caroline Garcia. Contratte, le nostre portacolori, incapaci di farsi trovare pronte nel primo momento chiave della stagione, e forse già col pensiero rivolto ai prossimi tornei Premier che presto saranno chiamate a disputare.
Ininfluente ai fini del risultato finale, ma non per il morale italiano, il successo del doppio Garcia e Mladenovic, che hanno strapazzato Errani e l’esordiente Caregaro lasciando loro un solo game (60 61). “Perdere non fa mai piacere“, esordisce il capitano azzurro Corrado Barazzutti, che si complimenta per le avversarie, giudicandole “molto forti” e con le potenzialità di vincere persino la Fed Cup.
Chi gioisce, dunque, è il commissario tecnico transalpino Mauresmo, che parla di “orgoglio” di fronte alla prestazione della Mladenovic, capace di dimenticare in fretta la sconfitta della prima giornata e di infliggere una lezione all’atleta azzurra. E ora può guardare in alto, la ex numero uno al mondo, che pregusta la “grande occasione” riguardo alla semifinale contro l’Olanda.
Quanto alle azzurre… beh, con una Flavia Pennetta in meno, una Francesca Schiavone al definitivo tramonto ed una Roberta Vinci ferma momentaneamente ai box, forse il glorioso ciclo che ha visto le nostre ragazze alzare tre Fed Cup, è davvero terminato.