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Sorpasso bianconero: Juve-Napoli, big match di tutta una stagione, finisce 1-0 e rimanda in paradiso la Signora, ora a +1 proprio su Higuain & co. Decide una bomba di Zaza.
Finisce quindi ancora una volta col popolo bianconero dello Stadium in festa: la 15esima vittoria consecutiva, record nei record di questa Juve schiacciasassi, vale anche e soprattutto il ritorno in vetta al campionato. Pensare che tre mesi fa la Vecchia Signora era appena 12esima in classifica francamente fa impallidire e immaginare a un brutto sogno ormai finito.
E invece la Juve è di nuovo là, da sola. Ci arriva, è bene dirlo, dopo una partita bloccata in cui Juve e Napoli si sono praticamente equivalse per poco meno di 90’, con un’occasione nitida per parte e dopo che nessuna delle due aveva prevaricato l’altra per dominio di campo e occasioni pericolose.
Le occasioni più ghiotte arrivano entrambe verso la stessa porta. Nel primo tempo sul cross dalla trequarti di Hysaj Bonucci – già mezzo acciaccato per un malanno al ginocchio per uno scontro fortuito con Khedira – fa qualcosa di fantastico in spaccata, spizzando il pallone con la punta del piede quel tanto che basta per toglierlo dalla testa dell’appostato Higuain. Praticamente un gol fatto per il difensore viterbese (che però è costretto a dare forfait al 53’, sostituito dal comunque positivo Rugani).
La Juve ha invece la sua grande chance nella ripresa: Pogba appoggia da sinistra all’accorrente Dybala, ma stavolta il folletto argentino ha tutto il tempo per prendere la mira ma conclude precipitosamente di sinistro verso la porta di Reina spedendo alto.
Proprio nel momento in cui stanno per scorrere i titoli di coda, e già si pensa a un “0-0 allo Stadium: Juve e Napoli si annullano a vicenda” ecco esplodere nella notte del big-match il pazzo bolide dell’attaccante di Policoro che manda in visibilio lo Stadium, panchina bianconera in primis, e ristabilisce le gerarchie viste finora negli ultimi 5 anni.
Sembra che Allegri sia disposto ad accettare il pari, come dimostra il cambio Alex Sandro-Dybala, e invece Zaza fa il solito ragazzo pazzo: si porta la palla avanti, esplode il mancino, Albiol devia impercettibilmente ma finisce per spiazzare il suo portiere, e la Juve fa l’1-0 che dura fino alla fine.
Gli azzurri tornano a casa a testa bassa, ridimensionati sicuramente nel morale – sono mancati gli uomini-chiave con un Hamsik impalpabile, Insigne irretito dopo un paio di sprazzi e un Higuain annullato dall’accoppiata Barzagli-Bonucci (finché è durato, poi sostituito da Rugani) – ma non nelle ambizioni-scudetto. Ora toccherà a Sarri voltare immediatamente pagina e ricostruire da subito la striscia vincente.
La Juve invece non si ferma più: il successo di stasera chiaramente non è per nulla decisivo per lo scudetto, ma il segnale dato alla Serie A è chiaro ed eloquente.
