Cristiano Ronaldo Roma-Real Champions League
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Champions, Roma-Real 0-2: giallorossi bravi, ma fanno festa Zizou e CR7

Una mazzata all’Olimpico: Roma-Real finisce 0-2, i giallorossi perdono ma con tanto onore contro CR7 e compagni; al Bernabeu servirà un’impresa colossale per ribaltare tutto.

Una sconfitta che non ci voleva per tutta la Roma, che sembrava essere tornata ai livelli pre-crisi almeno in campionato, dopo le 4 vittorie consecutive in campionato.

Un peccato, anche perché i giallorossi non hanno giocato male, creando due buonissime occasioni con El Shaarawy e Salah e giocando a testa alta al cospetto dei 10 volte campioni d’Europa. Alla fine la banda-Spalletti è uscita fra gli applausi molto confortanti di un Olimpico finalmente pieno, quasi 56.000 spettatori che hanno ridato segnali di pace verso la squadra.

Umore ovviamente festante e a tutti i livelli sulla panchina delle merengues: Zinedine Zidane bagna anche l’esordio in Champions League con una vittoria, così come aveva fatto già nella Liga. Se lo 0-2 in trasferta non è un’ipoteca sul passaggio del turno, certo che poco ci manca.

Partita decisa nel secondo tempo dalle marcature del “solito” CR7 al 67’ e di Jesè all’80’. Ma la Roma fin lì si era ben comportata, tagliando i rifornimenti a Benzema e James, e con un Florenzi in versione mastino su Cristiano Ronaldo; gioco madridista frenato a centrocampo e piuttosto giallorossi preferibili sulle mezze ali con i due “faraoni” El Sha e Mohamed a spingere spesso come forsennati.

Il Real ha alzato il ritmo al 30’, ma la conclusione di CR7 ha sfiorato il palo sinistro di Szczesny; poi su lancio di Vainqueur lo stesso ex Milan e Monaco ha avuto la palla buona, ma Varane è prodigioso nel stopparlo. L’intervallo si è chiuso sullo 0-0, con ottimi segnali provenienti dalla Roma.

La ripresa è sfilata via sugli stessi ritmi, anche se con le squadre più allungate; ci ha pensato ancora una volta El Shaarawy che dopo una sgroppata ha trovato però l’uscita coraggiosa ma al limite di Kelor Navas.

La svolta però è arrivata sul capovolgimento di fronte: lancio di Marcelo, Cristiano Ronaldo sul filo del fuorigioco è rientrato sul destro e, complice una leggera deviazione di Florenzi, ha bucato le resistenze romane: 0-1, proprio nel momento migliore della Roma. Un classico del calcio, dalla provincia sino ai piani alti.

La Roma però si è scossa: dopo l’ingresso di Dzeko al posto di uno stanchissimo El Shaarawy, Spalletti ha provato a giocarsela con un 4-3-3 ancora più offensivo; il bosniaco e il positivo Vainqueur hanno sfiorato il colpo grosso.

Poi al 35’ l’intervento molto dubbio di Carvajal su Florenzi ha fatto gridare al rigore; l’arbitro ha sorvolato. Roma generosa nel finale, che ha lasciato però ampie praterie ai madridisti, bravi ad approfittarne con la ripartenza orchestrata e conclusa degnamente da Jesè.

0-2 Real, titoli di coda ma con la sensazione positiva che la Roma se l’è giocata fino in fondo, con coraggio. Ora fra tre settimane il ritorno al Bernabeu: nel calcio non si può mai dire, i miracoli possono sempre accadere.

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