Un pareggio esterno che vale oro: la Lazio torna dalla trasferta turca in casa del Galatasaray con un preziosissimo 1-1. Di Milinkovic-Savic il gol della speranza.
I biancocelesti di Stefano Pioli restano dunque imbattuti nella competizione continentale, nella quale stanno mostrando un rendimento senz’altro migliore rispetto al campionato; la Lazio insomma c’è e anzi torna a Roma anche con qualche rimpianto, per non aver sfruttato qualche buona occasione per vincerla.
Ma l’1-1 va comunque benissimo e fa morale sulla strada della guarigione; resta invece in crisi cronica il Galatasaray, squadra imbottita anche di campioni ma ormai incapace di nuocere (non vince da un mese ne suo campionato) e per di più piena zeppa di difensori nel suo rinunciatario 4-2-3-1.
Di fronte all’atteggiamento “infreddolito” dei giallorossi turchi, la Lazio del secondo tempo non approfitta e decide di accontentarsi e non osare, specie nel secondo tempo, quando Pioli cambia il positivo Felipe Anderson con Candreva.
Buona la partita del brasiliano, nonostante la partenza in salita per i biancocelesti: Donk, in fuorigioco sul lancio di Selçuk Inan, serve a Sabri Sarioglu la palla dell’1-0.
La Lazio di qualche settimana fa sarebbe capitolata, e invece l’undici di Pioli reagisce immediatamente, trovando il pari con Sergej Milinkovic-Savic, bravo a girare in rete di testa una punizione di Biglia.
Poi i biancocelesti invocano un paio di rigori con Matri e sfiorano più volte il pari col loro ex portiere Nando Muslera che fa buona guardia su Mauricio e Parolo; il Gala è poca cosa, con Snejider e Podolski che sembrano giocatori ormai sul viale del tramonto.
Nella ripresa la Lazio ha il difetto di abbassare troppo il baricentro: solo Sergej ci prova di nuovo con un paio di tiri, ma alla fine l’ultimo brivido lo regala Umut Bulut che gira di testa davanti a Marchetti spedendo alto. Un grande spavento, che alla fine accontenta la banda-Pioli: fra una settimana all’Olimpico si ripartirà da un pari, e da una prestazione, confortante.