Sturaro Juve-Bayern Champions League
Foto Afp

Champions, Juve-Bayern 2-2: bianconeri dalla sofferenza all’urlo della rimonta!

Juve-Bayern finisce 2-2: i bianconeri vanno sul doppio svantaggio e, dopo aver a lungo vacillato, trovano energie incredibili per firmare la rimonta. A Monaco Allegri va a giocarsela.

È stata una partita di rara intensità agonistica da ambo le parti, quella uscita fuori dal catino dello Stadium: tanti colpi, a volte proibiti, scintille fra arieti (da brividi quelle fra Lewandowski e Mandzukic, ex del match e particolarmente combattivo durante tutti i 90’) e occasioni a ripetizione da una parte e dall’altra.

Il 2-2 finale complessivamente è un risultato tutto sommato giusto. Primo tempo a forti tinte rosse, con la Juve costretta a subire le frequentissimi discese dei tedeschi; secondo tempo in cui i bianconeri sono usciti fuori con energie insperate andando a firmare una rimonta comunque bellissima ed entusiasmante.

Una resurrezione che resta incredibile, e che consentirà adesso alla Signora di andare all’Allianz Arena a giocarsela con qualche chance di passare.

Certo, il Bayern è sempre il Bayern: a discapito di qualsiasi dubbio della vigilia legata allo stato precario della difesa, la squadra di Pep Guardiola quando fa attacca fa sempre paura, anche perché dominano fino alla trequarti dove trovano una Juve abbottonata e timorosa che però lascia giocoforza degli spazi in cui Douglas Costa, Muller e Vidal trovano lo spazio per infilarsi.

L’eroe tedesco di Brasile ’14 al 13’ si incanta sul più bello e non infila da pochi passi; ma Thomas può sbagliare una volta, alla seconda non perdona. Al 43’ è lui che raccoglie una respinta corta di Barzagli, su cross e controcross di Robben e Douglas Costa che fanno girare la testa alla difesa bianconera: palla in buca, sesto gol stagionale in Champions.

Dominio pressoché assoluto per i bavaresi nel primo tempo, con la Juve che prova a pungere solo con un paio di incursioni di Cuadrado e un cross non agganciato da Mandzukic. Occhio però a un possibile rigore per i bianconeri: su palla di Pogba il grande ex Vidal, a 5 metri, sembra allargare effettivamente il gomito, ma l’arbitro Atkinson non fischia.

La ripresa inizia con la sorpresa: Allegri si prende l’onere di cambiare Marchisio con Hernanes; la scelta però diventa un onore, visto che il brasiliano entra con la giusta verve e compie lo stesso lavoro del Principino. Peccato che la Juve però prenda un brutto contropiede e Arjen Robben la castighi col classico della casa: partenza da destra, rientro verso il centro, due finte e tiro a giro sul palo lontano.

Buffon è battuto per la seconda volta: al 55’ è 0-2. Sembrerebbe una Juve al tappeto, ormai sconfitta su tutta la linea e pronta a capitolare. E invece? Invece arriva la svolta.

Perché il pugile suonato che veste bianconero non solo non crolla, ma resta in piedi e comincia a picchiare: al 63’ Mario Mandzukic fa a sportellate con Kimmich e vede il pertugio giusto per l’imbucata verso Dybala, la Joya davanti a Neuer non sbaglia. È il suo primo gol in Champions, in un momento mai propizio come questo.

La Juve comincia a trottare; il Bayern arretra e stavolta è lui a barcollare. I bianconeri ritrovano un orgoglio smisurato e Allegri fa le due mosse decisive, rivelandosi allenatore-mago nella scelta dei cambi: dentro Sturaro e Morata per Khedira e Dybala.

E sono proprio i due subentrati a imbastire l’azione giusta che fa scoppiare lo Stadium. A far partire tutto, ancora una volta, il migliore in campo Mario Mandzukic: il croato apre con un mezzo campanile per lo spagnolo, testata al centro dove Sturaro si fionda come un forsennato gonfiando la rete per il 2-2.

È il gol che sigilla il risultato, e la prestazione d’autore di entrambe le squadre. Complimenti a entrambe: al Bayern per il tasso tecnico, ma soprattutto alla Juve per la forza e la convinzione. Fra tre settimane all’Allianz toccherà decidere chi fra le due avanzerà: la cosa certa è che i bianconeri non partono sconfitti.

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