Occhio, Zizou: così non va. La Liga ha deciso oggi chi giocherà il ruolo di anti-Barça: sarà Simeone. Al Bernabeu Real-Atletico finisce 0-1, rete di Griezmann.
Così facendo la Casa Blanca scivola a -4 proprio dai colchoneros, e domani potrebbe vedersi avvicinata pure dal Villarreal che, vincendo col Levante, andrebbe ad appena due punti dal Madrid.
Insomma, dopo aver detto addio alle velleità da Liga il Real dovrà pure guardarsi le spalle per il terzo posto, l’ultimo utile per accedere alla Champions dell’anno prossimo per via diretta.
Simeone invece gongola: in un colpo solo trova vittoria, secondo posto e un Antoine Griezmann rivitalizzato dopo un momento d’appannamento. Il gol fallito mercoledì al Philips Stadion di Eindhoven meritava la giusta vendetta, e Le Petit Diable ha colto la palla al balzo: suo il diagonale mancino in triangolazione con Filipe Luis che al 53’ ha indirizzato il derby dalla parte dei colchoneros.
Grande prova di forza per i biancorossi del Cholo: Real battuto per la terza volta consecutiva al Bernabeu – prima squadra a riuscirci nella Liga. Oblak non ha preso gol per la 25esima volta in stagione su 39 partite.
Una difesa impressionante, con Gimenez-Godin fra le coppie di centrali migliori d’Europa. Non è un caso se Simeone negli ultimi anni, in Spagna e nel Vecchio Continente, spesso ha vinto così: vantaggio e poi pullman piazzato davanti alla porta a difesa del risultato.
Dall’altra parte invece il Real è sempre più confuso: il Bernabeu ha fatto partire il coro di contestazione contro Florentino Perez, reo a suo dire di aver scelto male puntando su Rafa Benitez a inizio stagione e poi su un acerbo Zidane, gettato nella mischia forse in maniera frettolosa.
Il tecnico francese non ha migliorato lo score totalizzato dall’ex tecnico merengue: Benitez nelle prime 8 fece 18 punti sui 24 disponibili, Zizou per ora è a 17. Non solo, ma ai tempi di Rafa, almeno il Barcellona era “solo” a +5, ora invece i blaugrana sono addirittura a +9, e domani può andare a +12.
Non è un buon momento, insomma, dalle parti dei bianchi di Madrid. L’altra metà della capitale invece gode e se la ride alla grande.