Un’altra vittoria sulla strada del terzo posto in Serie A. Roma e Milan, con i loro risultati utili consecutivi, puntano forte alla terza piazza: le altre son tutte avvertite.
Per i giallorossi ieri a Empoli è arrivata la sesta vittoria consecutiva targata Spalletti. Nemmeno i rumours riguardanti i diverbi fra il tecnico toscano e capitan Totti (apparentemente rientrati dopo il reintegro del numero 10 a Trigoria) stanno frenando la rincorsa dell’ASR al terzo posto, ultimo utile per entrare in Champions.
L’1-3 del Castellani ha visto di nuovo una Roma quadrata e compatta, capace di portare a casa il risultato consecutivo numero 7 dopo la sconfitta contro la Juve di fine gennaio.
Da allora Spalletti è sempre andato a punti, riportando la Magica a posti che le competono e facendo aumentare i rimpianti di tutta la piazza: se la Roma fosse stata così costante, oggi combatterebbe per lo scudetto con i bianconeri e il Napoli.
Se non altro però i giallorossi hanno di che sorridere: il nono gol in campionato di Miralem Pjanic (sempre più record per il bosniaco) e i numeri da capogiro di El Shaarawy, 4 gol in 5 partite, sono un buon viatico per le prossime di campionato che verranno.
Numeri importantissimi, quelli che il Faraone in veste nazionale sta facendo registrare, in vista – chissà – di Euro 2016: l’ex di Milan e Monaco segna ogni 98’, media migliore di quella del “panzer” Higuain, capocannoniere di questa Serie A.
Insomma, la Roma c’è e ingrana la sesta. Ora arrivano le sfide chiave, ma i giallorossi sembrano tornati quelli di un tempo – almeno in Serie A e in attesa del ritorno in Champions col Real Madrid. Peccato solo per l’infortunio muscolare, ancora da valutare, di Radja Nainggolan: Spalletti spera di recuperarlo.
C’è anche qualcun altro, però, che se la ride ultimamente: è il Milan di Sinisa Mihajlovic, che col Toro ha colto il nono risultato utile consecutivo con una vittoria che lascia uguali le speranze di terzo posto.
Certo, i rossoneri restano a -6 proprio dalla Roma, ma ora si sono finalmente scossi e stanno mostrando gioco e convinzione dopo gli alti e bassi durati fino alla stracittadina con l’Inter. Dal derby infatti il Milan è uscito letteralmente trasformato, trovando energie nuove e giocatori finalmente in forma.
Dall’operaio Kucka all’ispiratissimo Honda, dalla difesa con Zapata-Alex-Romagnoli a seconda dei casi tornata granitica, dagli esterni finalmente pimpanti (di Antonelli ieri il gol partita) fino all’attacco solo ieri rimasto a secco ma comunque sempre positivo.
L’1-0 sul Torino lascia dunque intatte le ambizioni del Diavolo: la Champions resta al momento lontana, ma le partite che attendono le dirette contendenti, Inter e Fiorentina, sono a dir poco pericolose per loro. Rispettivamente la Juve e il Napoli potrebbero infatti regalare a Miha e ai suoi convinzioni ancora più certe per questo finale di stagione.
Un finale in cui i tifosi sperano di poter scrivere la parola Milan sopra un trofeo che manca oramai da tante stagioni: la Coppa Italia, che manca nella bacheca di via Turati dal 2002-03. Mercoledì il ritorno della semifinale a San Siro contro l’Alessandria. Sognare è più che lecito.