Lione-Psg Ligue 1
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Ligue 1, il punto: se il Psg cade dopo 24 risultati utili…

Anche i giganti cadono, a volte. E quando cadono fanno un bel botto. È quanto successo al Psg, ieri sera nel big match: il Lione ha mandato k.o. Ibra e compagni battendoli 2-1 e mettendo fine a una striscia positiva di ben 24 partite consecutive.

Sia chiaro: la Ligue non è per nulla in discussione, visto che il Monaco secondo è dietro a una distanza siderale, ben 23 punti. Ma i parigini che scivolano certo che fa notizia, soprattutto di fronte allo strapotere fisico e tecnico mostrato quest’anno in Francia.

73 – sì, settantatré! – punti in 28 giornate, una media punti di 2,6, con 68 gol fatti e appena 15 subiti; il Psg dominatore di Francia non si discute. A maggior ragione però fa “scalpore” il 2-1 che a Blanc e ai suoi ha rifilato ieri il Lione.

Un 2-1 che ha interrotto la striscia di 24 gare consecutive da imbattuto in tutte le competizioni, Francia e non solo: il Psg ha perso la sua ultima partita al Bernabeu in Champions il 3 novembre, 1-0 con gol di Nacho e paperissima di Trapp.

Da allora la squadra di Parigi non aveva più perso; cosa ri-accaduta ieri per colpa del Lione, in vantaggio al 13’ con Cornet e poi capace di raddoppiare con una giocata sublime di Darder, sombrero su Thiago Silva ed esterno destro in rete.

Neppure il gol di Lucas Moura nella ripresa ha invertito la tendenza. Psg per una volta confusionario, Ibra che non gioca da Dio, gioco che non fluisce – forse anche per le assenze di Verratti e Matuidi.

Nel finale Thiago Motta ha pure perso la testa, rifilando un pugno vistosissimo a Ferri, tra i migliori dell’OM, e rimediando solo un giallo.

Contro il Lione però serviva ben altro: grandissima prova per compattezza e velocità degli uomini di Bruno Génésio, ora terzi insieme al Caen, vittorioso nello scontro diretto in casa del Saint-Étienne per 1-2, a 42 punti.

Onesto invece dall’altra parte l’allenatore Blanc: «Ci hanno calpestati, meritano la vittoria». Come a dire: niente da dire. Pardon, c’est francais: s’avant sans dire. Il Psg ormai il campionato ce l’ha in pugno; è la Champions, quella che manca. E per quella serviranno gli Ibra e tutti gli altri campioni migliori.

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