Conclusi i due Monday Night della 27ᴬ di Serie A. Nella sfida delle 19 Sassuolo corsaro a Roma: 0-2 e 7° posto rafforzato. In serata è arrivato l’1-1 del Franchi in Fiorentina-Napoli.
Ricominciamo da qui, dal pari bello e spettacolare di Firenze, con Viola e Napoli che però restano (letteralmente specie nel primo caso) al palo: per la squadra di Paulo Sousa diventa matematico l’aggancio della Roma al 3° posto, e proprio venerdì c’è lo scontro diretto all’Olimpico.
Ma soprattutto per il Napoli il pari vuol dire altri due punti regalati alla Juve, che ora è a +3 e può sancire il primo strappo decisivo verso lo scudetto.
È stata comunque una partita intensa e ricca di spunti, quella regalata dalle due squadre di Sousa e Sarri, rispettivamente 3ᴬ e 2ᴬ forza del campionato. Pronti via e in poco più di cinque minuti la partita si infiamma: vantaggio viola con Marcos Alonso che svetta di testa su corner di Borja Valero; e un minuto dopo immediato il pareggio di Higuain su “pasticciaccio” dello stesso spagnolo che serve al Pipita il gol dell’1-1.
El Pipita torna a sbloccarsi due partite di campionato (e quattro assolute) dopo l’ultimo centro, ma il Napoli ammirato al Franchi è stato letteralmente la brutta copia di quello visto in stagione: lento, confusionario a centrocampo, troppo compassato anche per merito di una Fiorentina pimpante e volitiva, ma anche sfortunata durante la ricerca del nuovo vantaggio.
Ne sanno qualcosa gli stessi Kalinic e Tello, due traverse in un tempo, e lo stesso Badelj con un tiro a fil di palo. Il Napoli ha barcollato di brutto e si è rimesso in sesto nella ripresa, trovando una Fiorentina meno ficcante ma un Tatarusanu in serata di grazia.
Del portiere rumeno il doppio miracolo al 58’ su Callejon e sul rimorchio di Pipita che ha salvato la partita, oltre all’occasione sventata nel finale su Insigne. È mancato di nuovo il gruppo, nella nott(ataccia) di Firenze: il Napoli deve rimettersi presto in carreggiata, per sperare ancora nella parola scudetto.
Nell’altro match che chiudeva il turno, sorprendente (ma non troppo) vittoria del Sassuolo dei miracoli a Roma: la banda di Di Francesco ha fatto fuori pure la Lazio e ha così cementificato il proprio scintillante 7° posto.
Per i neroverdi questa resterà l’Annata per eccellenza della loro storia: dopo le vittorie pesanti in casa contro le prime due (Napoli e Juve nell’ordine) e i preziosi pari con Roma e Fiorentina dell’andata è arrivato un altro successo, stavolta esterno, contro l’Aquila capitolina. Peccato che davanti ci siano squadre più attrezzate, altrimenti l’Europa per Magnanelli non sarebbe solo un sogno verosimile…
Biancocelesti invece in caduta libera, che confermano la loro doppia vocazione: splendidi in Europa, precari e impacciati in campionato. Continua dunque il momento no: certificato appunto dai due gol per tempo subiti oggi.
Nel primo tempo il rigore chirurgico di Berardi, dopo l’atterramento in area di Defrel a opera di Mauricio; nella ripresa il quarto gol in quattro partite dello stesso attaccante francese ex Cesena, che continua il suo momento magico. Lui che a settembre all’Olimpico ci segnò già, ma stavolta alla Roma.
Il Sassuolo è al secondo successo di fila; la Lazio si ferma un’altra volta, e l’Europa francamente è un miraggio.