Uno schiaffo a tutti i gufi e via in finale. Il Milan passeggia su un’Alessandria coraggiosa e piena d’orgoglio e conquista la finale di Coppa Italia: 5-0 il finale.
Finisce comunque in festa per tutti quanti: per i rossoneri, da una parte, che centrano il loro primo obiettivo stagionale e mettono altra benzina nei loro serbatoi per prepararsi a un finale di stagione che può (e deve) profumare d’Europa; e per i grigi, dall’altra, che abbandonano la competizione dopo aver accarezzato con mano il Grande Sogno e aver sorpreso tutti con i loro risultati.
Che per i piemontesi non fosse una serata facile, lo si era capito già dal primo affondo milanista: dribbling di Kucka in area, assistenza per l’accorrente Honda che a porta vuota spara incredibilmente alto. Ma è solo il preludio alla valanga rossonera, nonostante l’affondo pericoloso di Fischnaller ben contrato da Abbiati.
L’onda milanista si concretizza già nel primo tempo, chiuso sul triplo vantaggio con tante note confortanti: fra tutte il ritorno al gol (doppio) di Jeremy Menez, 11 mesi dopo l’ultima segnatura, che prima segna con un destro a incrociare e poi corregge da pochi passi un cross dalla destra. Il fantasista francese, ora che NIang si è fermato, tornerà utilissimo nelle gerarchie di Mihajlovic da qui alla fine della stagione.
In mezzo c’è la prima gloria in rossonero per Alessio Romagnoli, comoda deviazione sottoporta su calcio di punizione.
Il difensore ex Sampdoria riesce addirittura a “raddoppiare” a metà ripresa, con la deviazione di Sabato sul suo colpo di testa che sorprende Vannucchi, col portiere alessandrino che ricaccia la palla dalla porta quando ha già varcato la linea. A inizio ripresa in realtà i Grigi hanno avuto un sussulto di grande orgoglio, sfiorando addirittura la marcatura sottoporta.
Nel finale c’è gloria anche per il “brutto anatroccolo” Balotelli, che scatta sul filo del fuorigioco in contropiede e infila facilmente la porta alessandrina, prendendosi un po’ di applausi che certo non cancellano un’altra prestazione da mugugni.
Il Milan avanza e va a Roma, l’Alessandria torna a casa con la consapevolezza di aver comunque fatto qualcosa di grande, che resterà nella testa e nel cuore dei tanti tifosi che l’hanno seguito in queste trasferte di Coppa.