Scudetto era una parola diventata tabù, negli ultimi mesi, a Roma. Ora i giallorossi però sono tornati grandi.
Il perentorio 4-1 alla Fiorentina, nello scontro diretto che doveva dire chi fra le due meritasse davvero il 3° posto, li ha rimessi addirittura in posizione utile per sparare gli ultimi colpi verso lo scudetto.
E chi se l’immaginava? Il ritorno di Spalletti sulla panchina capitolina sembrava il classico colpo da “minestra riscaldata”, un ritorno d’antan fatto più per risollevare gli animi e ricordare i tempi andati. E invece il tecnico di Certaldo, dopo un inizio fisiologicamente duro, sta convincendo praticamente tutti.
Dopo la sconfitta con la Juve di metà gennaio, non solo la Roma non ha più perso ma ha sempre vinto: sei partite, sei vittorie, 18 punti, 5 gol subiti a fronte di un bottino da 22 gol fatti.
Numeri che hanno riproiettato la Roma che fu di Garcia e ora è del tecnico toscano nelle posizioni più nobili della classifica. I giallorossi insomma sono tornati: a farne le spese ieri una Fiorentina spenta, che dimostra di non aver smaltito ancora la scoppola di Europa League (altro k.o. col passivo di 3 gol), imballata nel gioco e davvero in serata no.
Paulo Sousa ora dovrà inventarsi qualcosa: anche perché la concorrenza per la Champions resta alta, a maggior ragione ora che c’è la Roma.
Una Roma ancor più bella ora che Spalletti ha deciso di tenere Džeko in panchina: il tridente El Shaarawy-Perotti-Salah ha dato i suoi frutti anche e soprattutto ieri, con la doppietta dell’egiziano ex di turno e gli acuti degli altri due (col Faraone italo-egiziano che a questo punto si candida seriamente per un posto a Euro 2016).
Difesa granitica, centrocampo che gira a meraviglia, con Pjanic a dispensare assist a destra e manca. Nel finale anche l’entrata di Totti a 15’ dalla fine ha sancito ufficialmente la riappacificazione col suo allenatore: uno stadio intero a omaggiarlo e l’euforia per una Roma finalmente ritrovata, nel gioco e nella morale.
Il 3° posto pare blindato, eppure il Napoli non è tanto lontano: appena 2 punti (in attesa della sfida di stasera al San Paolo col Chievo Verona). La Roma insomma è tornata sotto anche per la Champions diretta, e un pensierino allo scudetto, Juve permettendo, può anche farlo.