Niagol Stoyanov Italia tennistavolo

Tennistavolo, Mondiali a squadre: il bilancio azzurro

Si sono conclusi ieri i Mondiali a squadre di tennistavolo per la Nazionale azzurra, che torna a casa con l’amaro in bocca: niente salvezza, che peccato.

Ragazzi e ragazze eliminati rispettivamente contro Germania e Grecia: una doppia débâcle che non rende comunque onore al coraggio e all’orgoglio messo in campo dalla Nazionale italiana di tennistavolo specie nelle uscite di ieri.

A recriminare sono soprattutto i ragazzi di Patrizio Deniso, usciti sconfitti per 3-1 contro la Germania che fu del grande Timo Boll ma immeritatamente forse per il livello tecnico del pingpong dimostrato. Giocare al cospetto di una potenza come quella tedesca non era facile, e Bobocica, Stoyanov e Rech hanno addirittura sfiorato la grande impresa.

Peccato soprattutto per i singolari giocati rispettivamente da Niagol e da Bobo, entrambi condotti sul filo dell’equilibrio e poi vinti rispettivamente da Patrick Franziska e Bastian Steger (numeri 43 e 39 della classifica Ittf, non proprio novellini insomma). A tenere botta soprattutto Stoyanov, poi fatto fuori 3-2 nel suo match

Poi la mezza impresa di Marco Rech, vincitore contro Steffen Mengel (n. 57 al mondo), prima del nuovo – amaro – k.o. di Stoyanov contro lo stesso Steger.

Un’impresa sfiorata con le racchette e col sudore, per gli azzurri del tennistavolo, che però tornano a casa con la convinzione di essere stati (e tornati) grandi. Bobocica e Stoyanov hanno dimostrato che, volendo, sanno vender cara la pelle e guerreggiare con chiunque; Rech si è finalmente lanciato a livello internazionale con grande convinzione

E poi non tutto è da buttare: rimangono disponibili otto posti e, se fra due anni sarà fra le prime 24 della classifica mondiale, potrà continuare a giocare in Prima Divisione.

Ha mancato la salvezza diretta anche l’Italia in rossa del tennistavolo: la Grecia si è imposta per 3-1 e ha estromesso le azzurre dalle prime quattro del tabellone della Second Division.

Sconfitta iniziale per Chiara Colantoni contro Aikaterini Toliou; sussulto tricolore con Debora Vivarelli contro Angeliki Papadaki prima dei due nuovi tracolli di Giorgia Piccolin (stavolta non da rimonta) e della stessa Vivarelli nei momenti topici del match con le elleniche.

La retrocessione comunque non è per nulla matematica, per le ragazze di Maurizio Gatti: fra due anni, se sarà compresa fra le prime 48 squadre del ranking mondiale del tennistavolo femminile, potranno ancora giocare nella stessa categoria. Magari dimostrando l’orgoglio di certi passaggi in questi Mondiali.

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