Al Bernabeu Real-Roma finisce 2-0 per il Madrid come all’andata, ai giallorossi restano solo rimpianti: tre facili palle-gol, e la sensazione che poteva andare diversamente è bruciante.
Tanta amarezza per la squadra di Spalletti che se ne torna a casa con la consapevolezza di aver abbrancato davvero il sogno della rimonta prima di vederselo portare via dall’armata Galactica, che prima ha sofferto e poi ha colpito con spietatezza e il giusto piglio cinico.
L’audacia insomma non è bastata alla Roma: bene il progresso e il coraggio mostrato soprattutto nella prima parte del primo tempo e della ripresa, nonostante qualche lampo-Real ben ricacciato indietro da un attento Szczesny; la palla fallita da Džeko a centro area intorno al primo quarto d’ora ha lasciato la stessa scia di una lingua morsa per la rabbia e la deprecazione, così come un quarto d’ora dopo sui piedi di Salah, liberato dallo stesso bosniaco, con Navas a chiudere.
Clamorose poi le occasioni avute a inizio ripresa di nuovo dall’egiziano, tiro fuori dal limite dell’area dopo un mezzo assedio delle merengue alla porta romanista, e da Florenzi, con un’azione fulminante su Sergio Ramos e Pepe e l’intervento dello stesso capitano madridista; sul successivo angolo Manolas ha sfiorato il colpo grosso.
Ma il Real è pur sempre il Real: e intorno al quarto d’ora ci ha pensato il canterano Vazquez (subentrato a mr. 100 milioni Bale) a sbrogliare la situazione per Zidane offrendo a CR7 il gol del vantaggio. La Roma a quel punto si è arresa, con Ronaldo che prima ha offerto a James il pallone per il diagonale del 2-0, e poi si è divorato il tris da ottima posizione.
Nel finale uno dei momenti sicuramente da ricordare per il popolo romanista: il tributo offerto da tutto il Santiago Bernabeu a Francesco Totti, che Spalletti ha deciso di far entrare concedendogli la probabilmente ultima passerella europea. In Spagna, e a Madrid, sanno come omaggiare un grande campione…
Il Real ha tentato di triplicare ancora con un rabbioso CR7, la Roma dal canto suo ha cercato disperatamente il gol della bandiera che sarebbe stato tutt’altro che scandalosa: il palo di Perotti e l’ennesimo errore di Dzeko in chiusura di partita hanno invece lasciato intatta la porta del Madrid (unica squadra a riuscirci in questa Champions).
Brividi per Totti, amarezze per tutta la Roma: Champions salutata fra i rimpianti.