Dybala Juventus-Sassuolo
Dybala Juventus-Sassuolo, Foto Lapresse

Serie A, 29ᴬ: Dybala fa il mago e Buffon il muro, Juve-Sassuolo è 1-0

Juve sempre più nel segno di un mago e di un muro: Paulo Dybala pesca dal cilindro il tiro a giro che al 35’ stende il Sassuolo, Gigi Buffon blinda la porta e firma un altro record.

Da Sassuolo al Sassuolo. In un girone completo è davvero cambiato tutto, e la serata dello Stadium non solo chiude il cerchio, ma lo fa con una sentenza inappellabile: i bianconeri non si fermano mai.

Arriva il 19esimo risultato utile consecutivo dopo l’ormai lontanissima dello Stadium; la striscia di vittorie arriva a 18. Il genietto argentino firma il suo 14esimo gol in bianconero quest’anno (dopo un’azione bellissima in combinazione con Cuadrado).

SuperGigi porta i minuti di imbattibilità personale a 926’, superando un altro mito bianconero come Dino Zoff e piazzandosi a soli 3 minuti appena dal record assoluto di Seba Rossi. Basterà non prendere gol per i primi 180” più uno del prossimo impegno, il fatidico derby della Mole all’Olimpico di domenica prossima. Ma in mezzo c’è altro a cui pensare: pensiero fisso infatti al Bayern Monaco.Buffon Juve-Sassuolo Serie A

La Juve arriva all’appuntamento europeo potendosi specchiare in tutta la sua forza scintillante, la stessa che le ha permesso di ricostruire stima, credibilità e convinzione a suon di gol fatti e di non gol incassati. Per circa un paio di giorni, fino a domenica sera, i bianconeri rimarranno a +6 sul Napoli (impegnato nel posticipo col Palermo). Notti tranquille, a Vinovo e dintorni, sognando nel frattempo la Champions.

Gara di sostanziale carattere per la Signora, che si specchia tutta nel talento stratosferico del suo 21enne dai piedi d’oro: Paulo Dybala fa urlare al gol già dopo una quarantina di secondi sganciando un siluro al volo che Consigli tocca appena oltre la traversa; poi è lui a fornire il passaggio che sembra buono per Alex Sandro (al 18’, incornata che il portiere ospite ricaccia indietro) e Khedira (al 26’, tocco alto a porta vuota).

Gli emiliani di Di Francesco tengono botta a modo loro e giocano compatti, trovando un paio di occasioni al limite del pericolo con un tiro alto di Politano dopo bella azione e con una botta dal limite di Duncan, che prova a imitare la prodezza di domenica scorsa col Milan.

Poi però la Juve decide di fare la Juve: Cuadrado e Dybala rubano palla a centrocampo, il colombiano si autolancia, Acerbi sembra in vantaggio ma si fa soffiare il pallone in velocità sulla destra dall’ex Fiorentina e Chelsea e il Cuad stesso serve Dybala dal limite. Stop e palla sul mancino in un fazzoletto, e tiro a giro dove Consigli può appena sfiorare: palla in buca, Juve avanti ed entusiasmo alle stelle dopo l’ennesima perla della Joya.

Poi succede poco altro: giusto il tempo (più che giusto) per vedere sgretolarsi il record di imbattibilità juventina in A di un mostro come Dino Zoff (903 minuti nel 1972-73) quando allo Stadium scocca il 22’ della ripresa. Buffon entra di diritto, sempre più di diritto quasi fosse un dovere, nella storia della Vecchia Signora.

La Juve per il resto controlla senza eccessivi affanni, al 25’ Khedira e Cuadrado sfiorano il raddoppio, al 32’ il neoentrato Pogba gli fa eco; nel finale Buffon si prende gli applausi nel respingere due tentativi del sempre ostico Sansone. La corsa verso il record personale regge ancora, quella verso il quinto scudetto consecutivo è sempre più certa; ora ce n’è un’altra da continuare: si chiama Champions League.

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