Juventus-Pogba

Champions, Juve: il miracolo è Pog-sibile se… si sveglia Paul

Una grande impresa: la Vecchia Signora che scenderà in campo a Monaco per Bayern-Juve di stasera dovrà contare su tutta la sua forza e sperare nella partita buona del suo Dieci Paul Pogba. Allegri punta tanto sul suo francesino che proprio all’Allianz ha la possibilità di diventare finalmente grande.

Il Polpo ammirato questa stagione ha deluso un po’ le aspettative, andando a corrente alternata e accendendosi solo di rado. In Champions comunque il suo rendimento non è stato affatto deficitario, anzi: in 7 partite Pogba ha calciato verso la porta avversaria ben 23 volte, nessun calciatore della manifestazione ha fatto di più.

Il guaio è che il ragazzo francese, 23 anni proprio ieri, in questa Champions non ha mai segnato. Il suo contributo in zona-gol sarebbe fondamentale già da stasera per la squadra di Allegri, che conta anche nelle sue prodezze per sbaragliare la concorrenza bavarese e continuare a inseguire il sogno chiamato Milano.

Il tecnico livornese però non fa affidamento solo su quello; Pogba dovrà dare un contributo fondamentale alla fase difensiva, proteggendo la sua linea arretrata e agendo da scudiero insieme agli altri interpreti Khedira e Hernanes. Una linea mediana robusta che il francesino d’oro dovrà guidare alla meglio, e senza gli atteggiamenti svogliati finora mostrati in alcuni frangenti durante questa stagione.

Il Pogba migliore: serve soprattutto lui, ora che il gioco per la Juve si sta facendo duro e il Bayern chiama all’impresa. Negli ultimi 5 incontri la Signora ha battuto i signori di Baviera appena una volta (ultimo successo nel novembre 2005, 2-1 firmato Trezeguet).

Servirà il Paul migliore, ma sia chiaro non solo lui: Morata dovrà sovraccaricare di lavoro Lahm, Cuadrado dovrà pungere da vespa, Hernanes dovrà riguadagnarsi la fiducia conquistatasi all’andata e la difesa dovrà reggere gli urti e soffrire fino alla fine gli attacchi dei temibilissimi tedeschi.

Chiavi tattiche che si intrecciano con un altro comandamento: non mollare. Fino alla fine. Nonostante le provocazioni via social piovute dal Bayern Monaco, che incitava all’Allianz come alla fine del percorso della Juve con un cartello un po’ macabro e grottesco. I bianconeri, e il Paul crestato in testa, non vogliono fermarsi.

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