Disastro in salsa italiana. Le coppe europee vedranno disputarsi i quarti senza alcuna rappresentante del nostro calcio. Nel 2017-18 non potremo avere ancora la 4ᴬ in Champions. Alla faccia della rinascita…
Sconfitta su tutta la linea, per il pallone nostrano: dopo la Juve ieri sera nella serata atroce contro il Bayern, ci si aspettava che la Lazio portasse avanti il nome italiano ai quarti di Europa League. E invece i biancocelesti hanno vanificato ogni pronostico, naufragando 0-3 in casa propria contro lo Sparta Praga: una squadra certo ben organizzata, ma non un nome di grido del panorama continentale.
E così, dopo ben 15 anni, si ripropone la stessa malinconica situazione: tutta Europa a tifare, e noi italiani ad ammirare dalla poltrona le gesta altrui dei Messi e degli Aubameyang di turno, con annessi e connessi.
Bisognava confidare nel passaggio del turno contemporaneo di bianconeri e biancocelesti per sperare di risalire posizione nel ranking UEFA, la classifica che determina il numero di squadre che di anno in anno si qualificano nelle coppe europee.
Invece la doppia disfatta italiana ha aperto un nuovo squarcio, chissà quando sanabile, fra il nostro calcio e quello estero: in Champions League ci sono ben due tedesche, Bayern e Wolfsburg, e una squadra di un campionato cosiddetto minore, il Benfica, insieme a tutte le altre contendenti note e stranote. Un danno di immagine incalcolabile, nell’anno in cui la Finale si disputa a San Siro…
Il confronto è impietoso anche in Europa League, dove non c’è nessuna a contrastare il predominio delle spagnole (tre anche qui) e di squadre molto più attrezzate come Borussia Dortmund e Liverpool.
Europa orfana dell’Italia: anche nel pallone, dunque. Domani i sorteggi sanno un supplizio inutile per i calciofili nazionali: dall’urna usciranno tutti nomi stranieri, le italiane sono tutte a casa.