cardiff2016

Mondiali Mezza Maratona 2016, oro per Kamworor e Chepchirchir

Dominio Kenya ai Campionati Mondiali di Mezza Maratona 2016 disputati a Cardiff. A conquistare la medaglia d’oro sono Geoffrey Kipsang Kamworor nella gara maschile e Peres Chepchirchir in quella femminile, che trascinano la loro nazionale alla duplice affermazione anche nella classifica a squadre.

Freddo e pioggia battente attendono gli atleti alla partenza della 22^ edizione della rassegna iridata. Tra gli uomini, il gioco di squadra keniano è perfetto: mettere alle strette il campione olimpico britannico Mo Farah e giocarsela internamente.

E la tattica riesce in pieno: il rappresentante del Vecchio Continente deve accontentarsi della medaglia di bronzo, mentre a classificarsi al primo e al secondo posto sono Geoffrey Kipsang Kamworor, che malgrado una caduta festeggia il secondo successo consecutivo col tempo di 59’10”, e Bedan Karoki Muchiri, giunto dopo 26″.

Quarto posto per l’etiope Abayneh Ayele, mentre l’unico azzurro in gara, Stefano La Rosa, al termine di una corsa regolare, chiude col tempo di 1h04’05″ in venticinquesima posizione, non centrando, quindi, il suo obiettivo top 20 prefissatosi alla vigilia.

Nella gara femminile, invece, Peres Chepchirchir (Kenya) chiude la gara in 1’07″31, vincendo lo sprint finale sulla connazionale Cynthia Jerotich Limo. La festa keniana è completata dal terzo posto di Mary Wacera Ngugi, in ritardo di 23″, che riesce a scongiurare la rimonta delle due etiopi Netsanet Gudeta e Genet Yalew, a loro volta seguite da altre due keniane.

Veronica Inglese è la prima azzurra a tagliare il traguardo, sedicesima a 1’10″59 (season best). Posizioni trentotto e trentanove per Rosaria Console e Anna Incerti, quarantotto per Layla Soufyane, mentre non conclude la gara Silvia La Barbera.

Classifiche a squadre. In entrambi i casi è vittoria Kenya: tra gli uomini finiscono a podio Etiopia ed Eritrea, con la Gran Bretagna quarta; tra le donne argento e bronzo a Etiopia e Giappone (per il quarto anno consecutivo), mentre l’Italia, settima, è la migliore d’Europa.

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