Come tutto può cambiare in appena 23’: il Barça sembrava aver archiviato il Clasico, e questa Liga, con l’incornata di Piquè, poi però Benzema e Cristiano Ronaldo hanno graffiato riportando i catalani sulla terra. L’1-2 ridà senso al campionato del Real e chiude l’imbattibilità blaugrana.
Cose dell’altro Clasico, in scena al Camp Nou: il Madrid ottiene il doppio risultato, tutto in una notte, di far cadere i nemici giurati di sempre e di tenere a bocca asciutta il Trio delle meraviglie alieno, quell’MSN trionfalmente votato a divorare tutti.
Anche perché le merengues guastano completamente l’atmosfera magica respirata allo stadio prima dell’inizio della partita col sentitissimo omaggio al mito di Johan Cruyff: coreografia e applauso da brividi per il 14 olandese che ha rivoluzionato il calcio.
I blaugrana ci mettono poco a prendere il soppravento e a mettere in ambasce il Madrid, che conferma di essere svagato quando è lontano dal Bernabeu. Le occasioni migliori le pescano Suarez prima e Rakitic poi. Al 24’ il Camp Nou è tutto in piedi per un fallo di Ramos su Messi al limite dell’area, con l’arbitro che però lascia correre graziando il capitano madridista peraltro già ammonito.
Solo verso il finale di tempo il Real esce fuori dal guscio e con Benzema che manda alle stelle alleggerisce se non altro la spinta propulsiva del Barcellona.
Nella ripresa la musica non cambia: la squadra di Luis Enrique fa la partita, Sergio Ramos va vicino addirittura due volte all’espulsione prima per un contrasto falloso su Suarez e poi per una gomitata a Dani Alves.
Il Barcellona però comincia a prendere le misure: prima Messi al 55’ si inventa una mezza palombella su cui Keylor Navas è strepitoso nello smanacciare e mandare in angolo; poi su un corner successivo Rakitic batte e Piqué, prendendo il tempo a Pepe, insacca per l’1-0 Barcellona.
La partita sembrerebbe orientata, e invece il Real si attacca come può alla grinta residua e appena 6’ dopo gela il Camp Nou con la splendida rovesciata di Benzema su assist di Kroos.
All’83’, al culmine della tensione, Sergio Ramos viene finalmente espulso per doppia ammonizione ma la squadra di Zidane trova, anche se in dieci, il gol partita del suo uomo più atteso: CR7 marca il tabellino all’85’, girando splendidamente l’assist di Bale.
Il Real sornione batte i rivalissimi e dà se non altro un senso maggiore alla sua Liga. Il Barcellona, dal canto suo, resta primo, ma i punti di vantaggio sull’Atletico (vittoria con manita 5-1 sul Betis) ora sono sei. Non sarà granché: eppure questa Liga ora potrebbe riaprirsi. Non per la matematica forse, ma perché un Clasico così può cambiare i connotati di una stagione.