Il Napoli paga cara la trasferta di Udine: sconfitti duramente nel risultato e nel morale, gli azzurri giocheranno le prossime 4 giornate senza il loro mattatore Gonzalo Higuain, espulso per evidente nervosismo a Udine. Domenica al San Paolo mancherà pure Sarri.
Out per le gare con Verona, Inter, Bologna e soprattutto Roma, in quello che è lo scontro diretto per la Champions diretta. Non ci voleva proprio, per i partenopei: giocare le prossime quattro decisive gare senza il loro bomber principe (straordinario ruolino di marcia con 30 gol in 31 turni, una media pazzesca) equivale quasi a dover alzare bandiera bianca per lo scudetto.
Il Pipita fra l’altro deve anche ringraziare l’arbitro Irrati, che nel referto consegnato al giudice sportivo Tosel non ha fatto cenno ad alcuna condotta violenta, ma ha parlato “solamente” di espressioni ingiuriose e irriguardose ripetute nei suoi confronti dopo che il fischietto aveva sollevato davanti all’attaccante il cartellino rosso.
Higuain insomma se la cava: la sanzione è dura, ma non durissima, calcolando che quella di ieri contro l’arbitro è stata una reazione veemente e istintiva frenata solo dall’arrivo dei compagni di squadra. La squalifica poteva essere molto, molto più dura.
Per l’attaccante argentino anche una probabile ammenda, ancora da quantificare, per il tentativo di farsi giustizia da sé con Felipe prima di abbandonare il campo. Una giornata iniziata in maniera storta, col Napoli andato sotto, raddrizzata con la sua perla da 30 lode e poi conclusa con una bocciatura grottesca e l’espulsione.
I partenopei domenica saranno privi pure del loro allenatore, allontanato dopo le espressioni ingiuriose esplose dopo la concessione del secondo calcio di rigore all’Udinese. Non è la prima volta che il tecnico toscano si fa espellere in stagione: segno di un carattere giudicato troppo focoso dai direttori di gara.
Domenica col Verona, dunque, niente Sarri e niente Higuain: per il Napoli il treno per lo scudetto forse si è fermato.