Un passo – un gol – verso la storia: lo compie il Manchester City, che per la prima volta nella sua storia accede a una semifinale di Champions. Lo fa battendo a domicilio 1-0 un Psg irriconoscibile, con un Ibra sterile e una squadra incapace di colpire.
A spianare la strada verso la semifinale agli uomini di Pellegrini ci pensa l’acquisto più chiacchierato dell’ultimo mercato estivo.
Mister 70 milioni ora fa veramente sul serio: De Bruyne, il ragazzo belga dai capelli di fuoco, decide di diventare ufficialmente grande nella serata che consacra il City fra le prime quattro del Vecchio Continente.
Dopo il gol che all’andata aveva aperto la serata del Parco dei Principi, l’ex Wolfsburg si ripete con una rete solo apparentemente semplice: controllo e pallone spostato di destro sulla zolla giusta, prima del tiro chirurgico che si insacca in fondo alla rete difesa da Trapp.
Il gol arriva al 70’, ed è la mazzata definitiva che mette al tappeto il già vacillante gigante transalpino, che pure aveva barcollato esausto nei minuti precedenti: irretito mirabilmente dalla trappola architettata da Pellegrini, uno che a fine stagione lascerà la guida dei Citizens ma che ha fatto in tempo in tempo a portarli nella storia che conta.
Niente da fare invece per il Paris-Saint Germain di Blanc. L’anatema continua: cannibali in Francia (arrivato il quarto scudetto di fila con anticipo imbarazzante), Ibra e compagni si riscoprono fragili in Europa, rinviando ancora a data da destinarsi l’appuntamento con i posti d’onore.
Fallisce, ancora una volta miseramente, Ibrahimovic: questa pareva davvero l’annata buona, per il “semidio” di Malmö. Game over, invece, anche quest’anno, con una squadra che perde la faccia e l’onore a centrocampo e finisce risucchiata nella trappola golosa ordita dal City, capace di sopportare la pressione e poi sfrecciare in contropiede sulle ali, con i piedi di un Silva in serata di spolvero e un Aguero esemplare per spirito di sacrificio.
Proprio il Kun, nel primo tempo, aveva avuto la possibilità di segnare il vantaggio: rigore guadagnato, per l’uscita a valanga di Trapp, rigore fallito. All’Etihad in tanti hanno sudato freddo. Ma la festa alla fine è esplosa comunque. Pellegrini è nella storia, con tutta la metà celeste di Manchester.