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Il Bayern Monaco centra la quinta semifinale consecutiva di Champions, ma al Da Luz la squadra di Guardiola se la suda eccome: finisce 2-2 contro un Benfica eroico che a tratti ha giocato alla pari coi bavaresi. Jimenez illude i portoghesi, Vidal e Muller la ribaltano prima del pareggio di Talisca.
Dopo la Juventus, i portoghesi. I campioni di Germania ripercorrono un incubo da Champions. Stavolta però il 2-2 (ai tempi regolamentari) arriva in trasferta e consente a Lahm e compagni di tirare i remi in barca un po’ prima forti dei due gol segnati fuori casa. Un vantaggio che sembra rassicurante, ma che nel finale il Benfica ricuce concludendo con una convinzione: allo sgambetto c’è andato vicino tanto così.
Portoghesi di Rui Vitoria con un cuore grande così, ma il risultato alla fine premia il maestro Guardiola: 7 semifinali di Champions consecutivi in sette partecipazioni. Un habitué delle grandi sfide.
Il Benfica però l’ha fatto tremare, specie dopo il vantaggio trovato al 27’ col colpo di testa di Raul Jimenez su cross di Eliseu: colpevole però nella circostanza il di solito impeccabile Neuer che sbaglia i tempi dell’uscita e provoca il vantaggio lusitano.
Il Bayern ha un tremore ma si scuote subito: cross dalla destra del veteranissimo Lahm, Ederson allontana di pugno ma dal limite Vidal scaglia un bolide preciso che si insacca. È il 38’, è 1-1, e la qualificazione prende in qualche modo la direzione tedesca.
Nel secondo tempo i bavaresi partono fortissimo per sgombrare il campo da qualsiasi altro rischio: Javi Martinez fa sponda per Muller che appoggia in rete la marcatura dell’1-2.
Poi Ederson si supera su Douglas Costa, che poco dopo prende pure il palo. Il Benfica si risveglia nel finale, con una grandissima punizione di Talisca. Finisce però 2-2.
Per il Bayern, uniti a quelli con la Juve, è il terzo pareggio con questo risultato. Ok la semifinale, ma la difesa tedesca sembra un po’ ballerina. Pep Guardiola dovrà metterci una pezza: ora il gioco si fa davvero troppo serio, e sbagliare non è più possibile.
