“Clamoroso al Cibali”, si diceva una volta riferendosi al gioco del calcio. “Clamoroso a Monte-Carlo“, si potrebbe replicare prendendo spunto da quanto successo al secondo turno del Masters 1000 monegasco, che inaugura la stagione sulla terra rossa. Il numero 1 Novak Djokovic, colui che continua a macinare record su record, che ha già messo a segno in questa stagione uno Slam e i 1000 di Indian Wells e Miami e che ha conosciuto solo una sconfitta (per ritiro) a Dubai, conosce un inatteso stop.
A porre fine all’impressionante serie positiva del serbo è il numero 55 al mondo Jiri Vesely, ventiduenne atleta ceco che sale alla ribalta con questo successo. Il cambio di superficie – dal cemento al rosso – crea subito quella grossa sorpresa che raramente ci si aspetta: 64 26 64 dopo poco più di due ore di gioco sono sufficienti a Vesely per mandare Ko il suo blasonato avversario, colpevole di tanti errori gratuiti che rendono evidente la comprensibile stanchezza del suo fisico.
“Ho giocato male, non salvo niente dalla mia prova, ma questo non toglie certamente merito al mio avversario che ha giocato e servito benissimo ed è stato sempre aggressivo anche sul finire del match”, è il commento di Nole al termine del match. “Nessuno è imbattibile“, aggiunge.
Fa certamente meno scalpore, sebbene rientri a pieno titolo tra i big, l’eliminazione di Thomas Berdych, estromesso dal bosniaco Damir Dzumhur, proveniente dalle qualificazioni. Bene, invece, tutti gli altri big, a cominciare dal rientrante Roger Federer, per proseguire con Andy Murray, Rafael Nadal e Stanislas Wawrinka. Fuori gli azzurri: a Fabio Fognini, uscito subito di scena, si aggiunge Paolo Lorenzi.