Brividi forti, coronarie al limite della sopportazione e infarti sfiorati ad Anfield Road: il Liverpool conquista la semifinale di Europa League battendo 4-3 il Dortmund. E no, niente supplementari: finisce tutto al 90’, dopo una partita pazza che più pazza non si può.
Jürgen Klopp vive la sua “Istanbul”: i Reds si regalano, gli regalano una notte da leggenda, di quelle che escono fuori solo una volta nella vita, dopo essere andati sotto 0-2 dopo 9’ minuti ed essere arrivati a 25’ dalla fine sotto 1-3. Poi arriva il miracolo: col cuore della Cop che esplode di gioia davanti a un altro immenso, memorabile capolavoro in Reds.
I gialloneri, vecchio cuore del mago tedesco, gelano tutti ex allenatore compreso mettendo dentro un uno due micidiale nei primi dieci minuti: ci pensano prima Mkhitaryan con un comodo tap-in e poi Aubameyang (37esimo gol in stagione, ottavo in Europa League) a far aleggiare i fantasmi nel cielo di Liverpool.
Il gabonese del BVB spreca il tris, poi nella ripresa tutto scoppia e non ce n’è più per nessun (medico cardiologo, s’intende): Origi dimezza lo svantaggio toccando di punta la verticalizzazione di Emre Can; Reus ristabilisce le distanze su un’imbeccata fenomenale di Hummels regista che non t’aspetti.
È finita, si pensa; sembra finita… ma il Dortmund non ha fatto i conti con il cuore immenso del Liverpool. Coutinho fa 2-3 con un altro gol da cineteca in una stagione che l’ha lanciato nel calcio che conta davvero (gran destro sul palo lontano); lo stesso ex Inter offre poi a Sakho il gol del 3-3.
Il Dortmund comincia a tremare sul serio, e la capitolazione che pare vicina arriva per davvero: cross di Milner, Lovren ci mette la testa e firma il 4-3. È il 91’: Anfield va in delirio, il Mago Klopp resta – misteriosamente – tranquillo. Come avrà fatto, dopo una partita così infartuata, nessuno può scoprirlo.