Juventus scudetto 34

Juventus, la 5toria è tutta tua/1: le voci dei protagonisti

“I campioni dell’Italia siamo noi”. Per la quinta volta di fila. A Vinovo il coro è diventato ormai un habitué: cambiano gli interpreti, alla Juventus, non cambia la musica. Dopo la sconfitta del Napoli oggi a Roma, i bianconeri hanno festeggiato l’ingresso nella storia. Queste le voci dei protagonisti.

Il primo a gioire è stato Max Allegri, condottiero eccezionale di un gruppo inossidabile, risorto dal pantano delle primissime giornate di Serie A e trionfante di nuovo sulla linea del traguardo. Il tecnico livornese ha twittato subito: «Dico sempre che si cresce solo attraverso le difficoltà – ha twittato subito Allegri – riguardo il nostro percorso, sono ancora più orgoglioso!».

Riferimento neppure troppo velato alla Remuntada da leggenda firmata dai bianconeri, che dopo la sconfitta col Sassuolo hanno inanellato una striscia di 25 risultati utili consecutivi, con un solo pari a Bologna e 24, ventiquattro, venti-quattro vittorie!

Ora però per il tecnico livornese ci sono da onorare le ultime tre partite di campionato, rispettivamente con Carpi, Verona e Sampdoria, prima del gran finale: la Coppa Italia da conquistare a Roma nella finalissima contro il Milan. La Juve vuole fare di nuovo double, per ribadire ancor di più – semmai ce ne fosse bisogno – che l’Italia è roba sua.

Parole di grande gioia e orgoglio anche da parte di capitan Buffon: «È uno scudetto epocale per l’importanza visto che è il quinto consecutivo e per come l’abbiamo vinto con una rimonta impressionante (…) Penso che questo sia lo scudetto più bello in assoluto – prosegue il capitano – perché c’è stata una dimostrazione di forza incredibile: è stata la vittoria di un gruppo coeso e granitico, dalla squadra alla società».

Un attaccamento alla maglia e ai valori della società bianconera che suggella un’altra stagione fantastica del portiere di Juventus e Nazionale, che l’ha firmata proprio nel momento importante respingendo il rigore di Kalinic ieri a Firenze e abbassando la saracinesca in altre tantissime occasioni.

Ma esultano praticamente tutti. A partire dal gioiellino Dybala – uno che è al primo scudetto della sua carriera e che in meno di una stagione ha fatto dimenticare rapidamente uno come Carlitos Tevez, puntando ai 21 gol segnati dall’Apache nella sua prima stagione in bianconero.

La Joya si dice «molto felice, entrare nella storia di questa squadra è una cosa che non ha prezzo. Sono felicissimo per lo scudetto, spero che sia il primo di tanti. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, adesso dobbiamo continuare così perché abbiamo un’altra finale da vincere».

Fino a passare a un altro dei leader dichiarati, Leonardo Bonucci: «È stata una stagione pazzesca: ci davano per morti e invece eccoci qui. Dovevamo cambiare rotta e la direzione ce l’ha data il nostro capitano in quel famoso discorso: la Juventus del primo mese e mezzo era troppo brutta per essere quella vera e infatti sono venuti fuori gli uomini prima dei giocatori. Così abbiamo fatto 24 vittorie su 25».

L’altro senatore della difesa, Andrea Barzagli, va di numeri, mettendo nel mirino anche la finale del 21 maggio: «Alla squadra darei 10 – dice il difensore bianconero -, per quello che ha fatto nonostante la partenza. Ma la stagione non è finita: abbiamo ancora la finale di Coppa Italia, la nostra mentalità è di non appagarsi mai e volere sempre puntare al trofeo successivo».

Appuntamento dunque all’Olimpico di Roma: per fare doppietta. Il discorso-Champions è rinviato all’anno prossimo, intanto però la Signora se la gode, e alla grande, in Italia.

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