Chi conquisterà il 29 maggio a Torino il Trofeo Senza Fine quale vincitore del Giro d’Italia 2016? Tanti i contendenti che aspirano a succedere nell’albo d’oro ad Alberto Contador, assente stavolta, ma senza dubbio il favorito numero uno appare colui che ha già una volta portato a casa, tre anni fa, la Maglia Rosa.
È Vincenzo Nibali, che ha tra i suoi obiettivi dichiarati di questa stagione la Corsa Rosa e le Olimpiadi di Rio 2016. Si comincia da qui, dunque. La prima parte di stagione non è stata molto esaltante. Puntava a sbancare la Tirreno-Adriatico, lo Squalo, ma l’annullamento della tappa regina l’ha privato di questa possibilità. E poi nessun acuto, ma sofferenza al Giro del Trentino, in cui si è messo a disposizione dei proprio compagni, e alla Liegi, in cui si è lasciato sfilare nelle fasi finali. Il campione italiano dell’Astana è comunque ottimista in merito alla sua preparazione, afferma che le cose procedono di pari passo con la programmazione effettuata con i tecnici, pertanto sarà lì a giocarsela sin dalle prime fasi del Giro dall’Olanda.
Chi ha cambiato maglia e ha già palesato un’ottima condizione fisica è Mikel Landa, che proprio in trentino ha conquistato la classifica generale dopo essere già riuscito a far sua, nel mese precedente, una tappa alla Coppi & Bartali. Terzo lo scorso anno, lo spagnolo del Team Sky ha tutte le carte in regola per mettere difficoltà chiunque ed è quindi un pericoloso avversario per le ambizioni del siciliano. Il connazionale Mikel Nieve costituirà una valida alternativa qualora il leader designato dovesse incappare in giornate negative.
Non ha bisogno di presentazioni Alejandro Valverde, sempre lì tra i migliori, qualunque corsa si svolga. Classiche o Grandi Giri non fanno differenza per il corridore asturiano, sempre protagonista malgrado i 34 anni anagrafici suonati. Per lui si tratta della prima partecipazione al Giro in cui avrebbe dovuto esser presente nel 2009, se non fosse stato respinto dall’inchiesta dell’Operacion Puerto. Da lì, però, la sua seconda carriera è decollata e sono stati messi a segno tanti colpi. Dopo aver portato a casa corse-monumento, il suo obiettivo è salire sul podio del primo Grand Tour della stagione. Bisognerà soltanto testarlo sulle tre settimane e sulle grandi salite alpine del Giro. Occhio anche al suo compagno di squadra in Movistar Carlos Betancur, che sta pian piano ritrovando lo smalto degli anni passati.
Vanno poi citati due corridori che hanno particolarmente impressionato all’ultima Vuelta a Espana e si presentano qui con forti ambizioni. Si tratta di Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), in maglia rossa fino all’impresa di Fabio Aru l’ultimo giorno disponibile, e corridore completo, capace di andar forte in salita e fortissimo a cronometro, ed Esteban Chaves (Orica-GreenEDGE), Mr. Sorriso, che vince, si diverte e diverte il pubblico.
Vi sono poi gli habitueè del Giro, a cominciare da Rigoberto Uran (Cannondale), tante volte sul podio, ma mai su quello che conta. Stavolta salire nelle prime tre posizioni non sarà affatto impresa semplice, ma Ciccio non si arrende e vuole tentare ciò che finora gli è mai riuscito. Chi è esploso sulle nostre strade e ha trovato, ancora all’ultima Vuelta, il miglior piazzamento in carriera nei Grandi Giri, è Rafal Majka (Tinkoff) che, libero da vincoli legati ad Alberto Contador, farà la sua corsa per arrivare più in alto possibile. Corridore che si avvia alla maturità è Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), settimo lo scorso anno dopo aver splendidamente lottato su tutti i GPM nell’ultima settimana: in questo 2016 proverà a migliorarsi, specialmente per onorare la partenza dal suo Paese.
La startlist del Giro propone in casa Ag2R la Mondiale una coppia temibile: si tratta di Domenico Pozzovivo e Jean-Christophe Peraud: il lucano, dopo la terribile stagione passata, tenterà una nuova risalita, consapevole che, a trent’anni, potrà essere questa una delle ultime chances di salire su quel podio sempre sognato ma mai raggiunto; sul podio della più grande corsa al mondo, il Tour de France, il francese ci è già finito, nel 2014 dietro a Vincenzo Nibali, e spera di poter fare altrettanto anche qui, a trentanove anni.
Ha inaspettatamente portato a casa la maglia rosa nel 2011, poi non è più riuscito a fare un granché, ma gli va dato atto della sua tenacia nell’affrontare le corse e la sua volontà di non essere mai rinunciatario: è Ryder Hesjedal (Trek-Segafredo), ancora qui per continuare a stupire e magari far sua quella maglia del GPM a cui è andato molto vicino lo scorso anno. Altro nome che figura nell’albo d’oro è quello di Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini): stavolta fare classifica sarà molto difficile, per cui l’obiettivo di vincere una tappa e guidare i tanti giovani talenti del team italo-giapponese è l’obiettivo primario.
Gli aspiranti alla top 10 non mancano: c’è Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step), che tanto bene ha fatto in quest’avvio di stagione; c’è la coppia Lampre-Merida formata dall’esperto Przemysław Niemiec (sesto qualche anno fa) e dal giovane Ilya Koshevoy, entrambi in mostra nei giorni scorsi al Giro di Turchia; c’è Ilnur Zakarin (Katusha), protagonista all’ultimo Romandia e vincitore al Giro della bella tappa di Imola un anno fa; c’è il francese Alexander Geniez (FDJ), che già nel 2015 riuscì a piazzarsi al decimo posto; c’è il colombiano Darwin Atapuma (BMC), leader della formazione statunitense priva dei big; Stefano Pirazzi (Bardiani-Csf).
Qui in basso l’albo d’oro recente.
2015 Spain CONTADOR Alberto Tinkoff- Saxo
2014 Colombia QUINTANA Nairo Movistar Team
2013 Italia NIBALI Vincenzo Astana
2012 Canada HESJEDAL Ryder Garmin-Barracuda
2011 Italia SCARPONI Michele Lampre-Isd
2010 Italia BASSO Ivan Liquigas-Doimo
2009 Russian Federation MENCHOV Denis Rabobank
2008 Spain CONTADOR Alberto Astana
2007 Italia DI LUCA Danilo Liquigas
2006 Italia BASSO Ivan Csc
2005 Italia SAVOLDELLI Paolo Discovery Channel
2004 Italia CUNEGO Damiano Saeco
2003 Italia SIMONI Gilberto Saeco
2002 Italia SAVOLDELLI Paolo Index-Alexia
2001 Italia SIMONI Gilberto Lampre-Daikin
2000 Italia GARZELLI Stefano Mercatone Uno Albacom