Giro d’Italia 2016, le squadre. In quest’articolo la prima parte delle formazioni presenti alla Corsa Rosa al via il 6 maggio da Apeldoorn; seguono una seconda parte e una terza focalizzata sui quattro team italiani.
AG2R LA MONDIALE. Avrà l’onore di indossare il dorsale numero 1, il leader della formazione francese Domenico Pozzovivo, che partirà dall’Olanda con l’obiettivo di agguantare quel podio finora mai centrato. Con lui, il trentanovenne Jean-Christophe Peraud, che su un podio prestigioso, quello del Tour de France, ci è già finito, e vuol tentare di ripetersi sulle strade italiane. Nella rosa anche un secondo italiano, Matteo Montaguti, mentre l’altro transalpino Blel Kadri avrà il compito di inserirsi nelle fughe.
ASTANA. È l’osservata speciale perché schiera il favorito numero uno della corsa, Vincenzo Nibali, che sebbene provenga da un periodo non felicissimo in strada, ha cerchiato la Corsa Rosa come l’obiettivo numero uno della sua stagione assieme alle Olimpiadi di Rio 2016. Squadra davvero competitiva, dal primo all’ultimo atleta, in grado di supportare splendidamente il capitano, con Jakub Fuglsang pronto a prendere in mano le redini della squadra qualora qualche imprevisto dovesse accadere allo Squalo. E poi la nutrita pattuglia italiana: Valerio Agnoli, Eros Capecchi, Davide Malacarne e Michele Scarponi.
BMC RACING TEAM. Formazione sperimentale per la formazione statunitense: Darwin Atapuma avrà il compito di agguantare una top ten alla sua portata; Alessandro De Marchi è l’uomo delle azioni da lontano e delle grandi imprese in salita; Daniel Oss e Manuel Quinziato corridori capaci di togliersi soddisfazioni nelle tappe intermedie perché liberi da compiti di gregariato che solitamente li coinvolgono. In squadra anche l’altro azzurro Manuel Senni ed il promettente svizzero Stefan Kueng.
CANNONDALE. Rigoberto Uran il leader: dopo diversi podi, riuscirà a migliorarsi? L’impresa è tutt’altro che facile per il colombiano, che avrà quest’anno tanta concorrenza. Lo statunitense Joseph Dombrowski appare come la più valida alternativa, mentre sarà da capire il ruolo degli italiani Moreno Moser e Davide Formolo: semplici cacciatori di tappe o uomini da speciali classifiche, per esempio i GPM? Ci aspettiamo importanti segnali da loro, come pure dall’altro azzurro Alberto Bettiol, corridore dotato di spunto veloce, dal lituano Ramunas Navardauskas e dall’australiano Simon Clarke, uomini pronti a colpire nel segno quando le circostanze lo consentono.
DIMENSION DATA. Priva dei big (da Boasson Hagen a Cavendish e Cummings), la formazione sudafricana punterà sullo spunto veloce di Kristian Sbaragli, già vincitore di una tappa all’ultima Vuelta e pronto a giocarsi le sue chanches anche negli arrivi di gruppo qui al Giro; sull’esperienza in salita di Igor Anton, uomo capace in passato di straordinarie prodezze (vittoria sullo Zoncolan nel 2011); sull’imprevedibilità di Omar Fraile, jolly da fughe.
ETIXX-QUICK STEP. Avrà il velocista numero uno del Giro, la formazione belga: è Marcel Kittel, già vincitore sulle strade italiane e pronto a nuovi sprint di successo. Gianluca Brambilla potrebbe far classifica con ambizioni da top 10 oppure scegliere di concentrarsi sulle vittorie parziali nelle frazioni di montagna, mentre Matteo Trentin è la punta per gli sprint ristretti. Occhio anche a Bob Jungels, ottimo passista capace di azioni in solitaria anche da lontano.
FDJ. Il vincitore della Milano-Sanremo Arnaud Démare vuole festeggiare ancora in Italia, stavolta sulle strade del Giro: il francese si presenta come uno dei più agguerriti contendenti per le volate (e, perché no, alla maglia rossa), mentre il suo compagno Alexander Geniez, decimo lo scorso anno in classifica generale, proverà a riconfermarsi.
GAZPROM-RUSVELO. È la grande protagonista del calendario italiano in questa prima parte di stagione, con le vittorie e le belle prestazioni alla Coppi & Bartali, all’Appennino e al Trentino. Due i leader della squadra: Sergey Firsanov, l’artefice dei successi appena citati, e l’esperto Alexander Kolobnev, uomo da mondiale, dunque pericoloso avversario per tutti nei tanti non scontati arrivi del Giro.
IAM CYCLING. Il Giro per rilanciare il progetto elvetico: in cerca di sponsor e finanziamenti, la squadra svizzera arriva in Italia per far bene ed incoraggiare nuovi investitori ad entrare nel team. Sarà affidato a Matteo Pelucchi il compito di alzare le braccia al cielo in volata: lo sprinter lombardo, indubbiamente il migliore del suo team lo scorso anno, in questo 2016 non ha ancora trovato un’ottima gamba e spera di poterlo fare in questo mese di maggio. Matthias Brandle è il passista che potrebbe entrare ed essere incisivo in fughe.