Mai come quest’anno la Serie B ha parlato rossoblù: rossoblù sono infatti le due compagini che hanno dominato i primi due posti della cadetteria. Dopo il Crotone la scorsa settimana, venerdì sera anche il Cagliari ha festeggiato la promozione in A. Ma fra le due squadre c’è ben più di una differenza: l’una è la benvenuta, l’altra è bentornata…
Una settimana fa a salire nella massima serie è stato il miracoloso Crotone di Ivan Juric: prima volta in Serie A per i calabresi pitagorici, che 24 anni fa all’epoca dell’arrivo dei fratelli Vrenna erano addirittura in Prima Categoria.
Stagione fenomenale, quella di Claiton e compagni: una squadra per cui la scorsa estate non è stato speso neppure un euro. Il Crotone 2.0 che ha centrato la A, e affidato proprio nel 2015 al carneade Juric, è un concentrato di giocatori svincolati e giovani in prestito ma già pronti per il grande salto in qualche grande del campionato italiano.
Il promettente Martella, Stoian (dal Chievo), Barberis, Zampano, Dos Santos, Ferrari e Cordaz (entrambi fallimento Parma): questa l’ossatura della banda crotonese. Anche per i prestiti, il rapporto qualità/prezzo è il segreto del successo: Yao dall’Inter, Capezzi dalla Fiorentina, Garcia Tena arrivato a gennaio dalla Juve e sopratttuo Balasa e Ricci, due scuola-Roma che presto in A potrebbero rimanerci sul serio.
A gennaio poi sono arrivati due veterani della B: Palladino e Di Carmine, liberatosi dalla Pro Vercelli. Il vero colpo però, i Vrenna e il ds Ursino lo hanno fatto in Germania: al St. Pauli di Amburgo hanno pescato, anche qui a parametro, un certo Ante Budimir, che aveva deluso tutto l’ambiente anseatico.
Scommessa nella scommessa, la punta croata è arrivata in Calabria, ha fatto 16 gol all’esordio in un campionato tosto come la Serie B e ora verrà riscattata, a occhi chiusi, dai Vrenna pagando “appena” un milione d’euro e con la piena ambizioni di tantissimi club. Un affarone.
Il Crotone dunque ha centrato la Serie A: a parte la scoppola di Cagliari della prima giornata i rossoblù son stati sempre nelle zone altissime della classifica. Un applauso a tutti i giocatori, dal portiere Cordaz al capitano Dos Santos, da Martella a Ricci e Budimir. E ovviamente a mister Juric: artefice di un miracolo fatto di ritmi formidabili, disposizione al sacrificio e duttilità tattica. Questo Crotone è una sua creatura.
Per il Cagliari invece il discorso resta diverso: diverso il prestigio (lo scudetto in bacheca dell’epoca di Riva resta comunque nella leggenda…); diverse le ambizioni di inizio stagione, visto che Rastelli era condannato a vincere dominando la Serie B; diverse le aspettative di tutta la piazza dopo i fattacci della scorsa stagione.
Con lo 0-3 in casa del Bari i sardi hanno festeggiato anch’essi il ritorno nella Serie A, il posto che compete loro per tutta quella serie di motivi summenzionati. I Quattro Mori sono tornati dunque nella massima Serie A dopo un anno di purgatorio.
Sembrava facile, per il Cagliari. Ma in Serie B non c’è mai nulla di scontato, specie con campionati a 22 – agguerritissime – squadre. Storari, Sau e compagnia si sono messi sotto, dando vita a un girone d’andata formidabile.
Il leggero calo nel ritorno li ha portati dietro al Crotone, ma non fa niente. Rastelli è riuscito a gestire con perizia e grande avvedutezza un gruppo quasi tutto nuovo, plasmato su alcune colonne vecchie (Sau, Joao Pedro, Farias) o nuove (Storari, Cerri, Di Gennaro, Melchiorri) e con la giusta presenza di tanti giovani.
I tanti infortuni, da Dessena a Melchiorri, passando per Capuano, Ceppitelli, Di Gennaro, Sau, Farias, Munari, Balzano, avrebbero potuto abbattere chiunque. E invece di buona lena Rastelli è andato benissimo, riuscendo a inserire nei giusti schemi anche i vari nazionali (Salamon, Krajnc, Cragno, Cerri, Barreca, Murru e Barelli) ed evitando il tracollo nei momenti difficilissimi di una Serie B che resta ostica per tutti gli ostacoli che si incontrano (si guardino Spezia, Pescara e Bari, attrezzate anch’esse per salire di categoria, ma incappate in tanti piccoli passaggi di vuoto che le hanno allontanate irrimediabilmente dalle prime posizioni).
Il Cagliari di Rastelli ringrazia tutti e dà appuntamento all’anno prossimo in Serie A. Lì dove c’è un’altra matricola: il Crotone di Juric. Chissà qualcuno cosa ne penserà, di quest’altra “piccolette” nella massima serie…