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Serie A, 38ᴬ: il Palermo si salva, Carpi vittoria amara. Di Natale-Klose addio col gol

Ultima giornata, ultimo giorno di scuola in Serie A. Dopo il ricco antipasto di ieri, oggi gli ultimi verdetti: il Palermo si salva grazie al 3-2 sul Verona; al Carpi non basta l’1-2 con l’Udinese, per la banda-Castori si torna in Serie B. Funambolico 2-4 della Fiorentina sulla Lazio. Nel pomeriggio vittorie per Genoa e Atalanta.

Il responso più importante per gli scrutini di fine anno si scrive in coda: i rosanero di Zamparini si salvano per il rotto della cuffia contro un Verona indomito che lotta fino alla fine ma poi cede 3-2. Per i siciliani è una permanenza vitale, arrivata al termine di una stagione tribolatissima, con crisi, tantissimi cambi di panchina e i malumori dell’intera piazza per via dei mal di pancia del patron veneziano.

Alla fine però il Barbera piange di gioia. Lo fa grazie agli acuti di coloro che probabilmente andranno via, Vazquez e Maresca, e ad Alberto Gilardino (doppia cifra anche quest’anno, a riprova che la classe non è mai acqua). La Sicilia resta in Serie A; Verona invece – ma già lo si sapeva – perde un pezzo, che però ha tutto per poter risalire.

A questo punto, con la vittoria dei rosanero, il Carpi s’arrende e lo fa con tanto, tantissimo onore: la banda emiliana di Castori espugna pure Udine, 1-2 con doppietta di Verdi in occasione dell’ultimo gol prima del ritiro del grande Totò Di Natale, ma torna orgogliosamente in Serie B.

Non fa niente: i carpigiani, così come il Frosinone, hanno dimostrato che le matricole in Serie A sanno starci benissimo, e dare fastidio anche a grandi e poteri forti. Carpi ha tutte le carte in regola per rimanere una bella realtà del calcio italiano.

Tanti gol, rimpianti e arrivederci pure a Roma: Lazio-Fiorentina finisce addirittura 2-4, con i viola di Paulo Sousa che ribaltano lo svantaggio iniziale di Lulic con Bernardeschi, la doppietta di Matias Vecino e il gol di Tello.

Nel finale gioia, e addio ai biancocelesti, di Miro Klose, che aggancia Pandev a 64 gol con la maglia laziale. Un altro mostro che abbandona la Serie A: tanti altri grazie anche al Panzer tedesco.

Nel pomeriggio da registrare il successo dell’Atalanta sul campo del Genoa (D’Alessandro e Kurtic, in mezzo il 14esimo squillo di Pavoletti, “l’Higuain italiano”, e chissà che non possa servire per l’Europeo di Francia…) e per l’Empoli (2-1 al Torino, con Maccarone e Zielinski: per Big Mac 13° gol, un altro record; per i granata Obi).

Inutile e scialbo 0-0 fra Chievo e Bologna, ma si può capire: il rompete le righe è arrivato, la Serie A saluta e dice arrivederci all’anno prossimo.

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