Il tris è servito. Il Siviglia vince l’edizione 2015-16 di Europa League, e lo fa per la terza volta consecutiva (impresa mai riuscita a nessuno nella storia del calcio europeo). A Basilea gli andalusi di Unai Emery si confermano padroni della seconda coppa continentale, piegando 1-3 il Liverpool di Klopp esistito solo nella prima frazione.
L’entrata nella leggenda del calcio continentale – e mondiale – può dirsi conclusa: i biancorossi di Andalusia sono arrivati laddove nessuno era mai arrivato. Dominio assoluto, nell’Europa League alias Coppa UEFA, che dura ormai dal 2014 compreso.
A Basilea gli spagnoli hanno fatto fuori pure il Liverpool, che pure si era presentato in finale con gli scalpi del Dortmund ex dell’attuale allenatore Klopp e l’esuberante Villarreal. Proprio il passaggio in semifinale e l’ultimo precedente in una finale di Coppa Uefa (2001 con l’Alaves) poteva valere come spunto cabalistico per i Reds, che invece hanno pagato l’inesperienza a livello di partite importanti.
L’Europa League insomma vola per la terza volta di fila nella bacheca di una squadra iberica. Sempre la stessa. Il Siviglia l’ha vinta con gli stessi protagonisti di sempre: il Mago sempre più grande Unai Emery (pronte ormai in Andalusia le vie o le piazze che lo celebreranno negli anni a venire) in cabina di regia in primis.
E poi, con le giocate di Ever Banega – oggi probabilmente all’ultima partita con gli spagnoli, e tornato grande dopo una carriera che nel 2013 sembrava essersi arenata; le reti sempre pesanti di Kevin Gameiro, 8° centro in EL e record europeo ritoccato; la doppietta di capitan Coke (che finora aveva segnato appena un gol in quest’edizione); la solidità di un gruppo cresciuto in questi anni davvero a pane ed Europa League.
Il Siviglia ha retto all’onda d’urto del primo tempo di marca Liverpool: i Reds di Klopp sono entrati decisamente meglio in partita. Solo due sviste clamorose della sestina arbitrale – pazzesco il rigore non concesso per un fallo di mano grande così di Carriço in piena area – hanno mantenuto a galla gli spagnoli.
Il gol di Sturridge – esterno sinistro pregevolissimo e al millimetro – sembrava il gol giusto per minare il dominio sivigliano nella competizione… Niente da fare. Nel secondo tempo l’esperto team emeriano ha ribaltato tutto: pronti via e zampata di Gameiro dopo una discesa di Mariano; poi la doppietta del capitano inossidabile Coke al termine di un paio di azioni corali (regolare, e niente offside, sull’1-3).
Finisce con Klopp che morde tutti e sbraita con tutti per una partita volata via proprio nel momento migliore e con Emery che incita con calda gentilezza la sua folla accorsa al St. Jakob Park: un capolavoro firmato da lui, per entrare nella storia.