Mors tua, vita mea: il principio vale anche nel calcio. Così la sconfitta del Milan nella finale di Coppa Italia ha ufficialmente aperto la strada al miracolo- Sassuolo in Europa. La banda neroverde di Di Francesco e del patron Squinzi se ne andrà a scorrazzare un po’ per il Vecchio Continente, portando i suoi talenti e la sua filosofia.
Grazie alla vittoria juventina in Coppa Italia, la matricola terribile della provincia emiliana, espressione di una comunità di 40 mila abitanti e capitale del distretto della ceramica capeggiato dalla Mapei del patron Squinzi, corona la sua cavalcata straordinaria che l’ha portata nel giro di appena tre anni dalla Serie B all’Europa.
A poco importa che le vacanze, quest’anno, saranno più corte per Magnanelli e compagni: l’Europa League chiama (il 28 luglio il primo impegno ufficiale), Sasol dovrà rispondere alla grande.
Con la speranza di vedere confermato in panchina il primo artefice di questo miracolo in neroverde: quell’Eusebio Di Francesco che, l’anno scorso, dopo l’esonero fu richiamato in fretta e furia perché gli emiliani non potevano fare a meno della sua filosofia di gioco con gioco a tutto campo e capacità tecniche indubbie.
L’ex giocatore di Piacenza e Roma, che continua da qualche mese ad essere accostato a una grande (il Milan soprattutto, ma tutto dipenderà dalle scelte di Berlusconi sul futuro di Brocchi…), sente di voler continuare laddove è diventato ufficialmente grande.
Grazie a un progetto serio e a tanti giovani interessanti, pescati del tutto a caso (pensiamo a Berardi) o qua e là in giro fra Serie A o B (i vari Sansone, Defrel e Politano, per limitarsi all’attacco); giovani ben miscelati con l’esperienza dei vari Consigli, Cannavaro, Acerbi (uno che dopo aver sconfitto il tumore ha pure conquistato la Nazionale, salvo l’ultimo taglio di Conte: miracolo nel miracolo, che ottieni solo se meriti…), Peluso, Magnanelli e Missiroli.
Tutti messi in riga a suon di tattica e brillantezza dal giovane mister pescarese. Ora il Sassuolo se ne va in Europa League: chi vuol capire capisca, la piccola rivincita della provincia italiana forse può davvero passare da qui.