Da ieri è iniziato a Coverciano il secondo raduno della Nazionale verso Euro 2016. Antonio Conte deve ancora scogliere dei dubbi legati alla lista dei 23: per ora i preconvocati sono 30; saranno decisivi i prossimi giorni di allenamento e soprattutto l’amichevole contro la Scozia a Malta. Rischiano Montolivo e Motta per guai fisici, ma non solo…
Il primo dubbio riguarda il ballottaggio Astori-Ogbonna: il viola gioca abitualmente a tre, e la sua posizione ben si presta al famigerato 3-5-2 di marca contiana, ma a favore del giocatore del West Ham potrebbe giocare la già rodata coabitazione con i tre senatori juventini Barzagli-Bonucci-Chiellini. De Rossi, da questo punto di vista, resta inamovibile.
Gli esterni di difesa, Darmian e De Sciglio, sono al momento dentro la lista, mentre Zappacosta rischia di essere tagliati fuori: Conte infatti predilige esterni molto più offensivi (vedi Candreva ed El Shaarawy) e nel caso i primi due terzini citati qui potrebbero risultare utili in caso di passaggio al 4-3-3.
A centrocampo, sempre sulle ali, resta sulla graticola Federico Bernardeschi: tanto dipenderà dall’atteggiamento dell’esterno viola nei prossimi giorni.
Cosa preoccupa in maniera più importante invece è la condizione fisica di Riccardo Montolivo e Thiago Motta: i due centrocampisti sono entrambi alle prese con due guai al polpaccio, e le loro condizioni preoccupano e non poco tutto lo staff azzurro. Conte avrebbe potuto ritirare in ballo Andrea Pirlo, ma l’ipotesi è stata presto scartata dopo un contatto diretto fra il ct e il centrocampista ex Inter, Milan e Juve.
Insomma, con un centrocampo già orfano di Marchisio e con due pedine ritenute fondamentali così a rischio, la Nazionale rischia di trovarsi senza una mediana davvero titolare: con Parolo unico mezzocampista puro, con Florenzi adattato e con Benassi praticamente già a casa, bisognerà valutare l’operato di Giaccherini e Bonaventura, due che rendono meglio da esterni ma che sanno trasformarsi da jolly e giocare all’occorrenza anche da interni. Conte dovrà rifletterci ancora.
Infine il rebus-attaccanti: portarne 4 o 5? Al momento sono certi del posto Pellè e Zaza, Eder dovrebbe farcela nonostante la bruttissima seconda parte di stagione con l’Inter perché nutre la fiducia del tecnico.
A questo punto gli indiziati restano Ciro Immobile e Lorenzo Insigne: dei due napoletani quello che potrebbe salvarsi è il piccolo scugnizzo; la punta del Torino sarebbe infatti un doppione di Zaza. I prossimi giorni saranno dunque decisivi per sciogliere le ultime riserve.