Se non c’è due senza tre, non c’è tre senza quattro. La legge del “fattore campo no grazie” colpisce ancora nei playoff di Serie B: ne fa le spese stavolta il Novara, sconfitto 0-2 in casa dal Pescara corsaro di Oddo. Decidono con un gol per tempo Lapadula e Torreira; mercoledì ritorno all’Adriatico.
Per il Delfino abruzzese cade dunque il tabù Novara: i gaudenziani piemontesi di Baroni infatti avevano vinto due volte su due negli scontri diretti in regular season. Ora i biancazzurri dell’Adriatico servono la vendetta fredda e su un piatto ricolmo di gol e pioggia (quella battente piovuta oggi sul Piola).
Gonzalez e compagni, incredibilmente in semifinale dopo il pazzo 3-4 col Bari, non sono quelli trionfatori di quattro giorni al San Nicola: vuoi per la stanchezza non completamente riassorbita, vuoi per il campo pesante, il Novara paga un pomeriggio tutt’altro che esaltante. Lo 0-2 pescarese complica orrendamente i piani deg
Il primo gol ospite è frutto, fra l’altro, di una grave disattenzione novarese: Mantovani si impappina, bomber Lapadula gli sradica il pallone e scarica da pochi passi alle spalle di Da Costa. Per l’attaccante dei due mondi è il gol numero 28 in questa Serie B: pazzesco!
Da lì in avanti il Novara va in ambasce e il Pescara ha il demerito solo di non raddoppiare presto; Lapadula sfiora il pari, ma Dell’Orco è super nel recupero.
Nella ripresa Baroni spedisce in campo Galabinov e Lanzafame; i piemontesi si scoprono e il Delfino a quel punto sfiora il raddoppio, col palo che nega la gioia del gol a Crescenzi.
Il pari di marca novarese non arriva neppure sulle incornate di Troest (diffidato e ammonito, salterà il ritorno) ed Evacuo; e allora ecco che il Pescara poco dopo la mezz’ora chiude il discorso: assist delizioso di Lapadula dopo ripartenza fulminante e tocco preciso di Torreira con Da Costa che non può nulla.
Nel finale il portiere brasiliano sventa ancora su un bolide di Caprari; il Novara si produce nell’assedio della disperazione, ma non succede più niente. Oddo ha più di un passo in finale, come l’anno scorso.