Pescara-Trapani, atto primo: si gioca all’Adriatico la finale d’andata dei playoff di Serie B. Oddo si ritrova lì dove arrivò dodici mesi fa (allora però passò il Bologna, che guadagnò la promozione); Cosmi invece vuole tornare in Serie A con la squadra dei miracoli della Sicilia occidentale. Le probabili formazioni, inizio alle 20.30.
Gli abruzzesi arrivano all’appuntamento dopo aver fatto fuori il Novara (0-2 in Piemonte, 4-2 al ritorno) e hanno in bomber Gianluca Lapadula, 29 gol totali fra regular season e playoff, l’uomo in grado di aprire qualsiasi scatola avversaria.
I granata siciliani invece hanno battuto nel doppio confronto lo Spezia (0-1 al Picco, 2-0 al Provinciale) e conteranno su un gruppo ben affiatato e agguerrito grazie alla lezione dell’esperto tecnico gira-Italia, che ha tutta l’intenzione di portare il Trapani alla sua prima storica stagione in Serie A.
Per i biancazzurri il modulo è il consueto albero di Natale, con Benali e Caprari ad agire dietro l’unica punta Lapadula e Memushaj e Verre a picchiare come mezz’ali. Il Trapani invece dal canto suo recupera, anche se solo per la panchina, Petkovic e Citro: avanti con Coronado ci sarà De Cenco.
PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Zampano, Fornasier, Campagnaro, Crescenzi; Memushaj, Torreira, Verre; Benali, Caprari; Lapadula. All.: Oddo
TRAPANI (3-5-2): Nicolas; Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio; Fazio, Eramo, Scozzarella, Nizzetto, Rizzato; Coronado, De Cenco. All.: Cosmi
A detta di Massimo Oddo «È la giusta finale, si incontrano le migliori espressioni del campionato dopo Cagliari e Crotone. Il Trapani ha un vantaggio, che si tradurrà in campo in equilibrio, attenzione difensiva e cura del contropiede. Noi dovremmo essere bravi ad azzerare queste qualità cercando di chiudere in vantaggio la prima sfida».
Dal canto suo Serse Cosmi è fiducioso: «Recuperiamo Petkovic che è nelle stesse condizioni della partita d’andata contro lo Spezia e Citro che si allena poco ma sarà disponibile. Naturalmente dobbiamo valutare che si gioca nell’arco dei 180 minuti e fare le opportune valutazioni del caso prima di decidere chi scenderà in campo».