È Giampiero Ventura il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana di calcio. La notizia, già nell’aria da tempo, è stata quest’oggi ufficializzata dal Presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio in occasione del Consiglio Federale.
Il sessantottenne genovese prenderà il posto, a partire dal prossimo 10 luglio, di Antonio Conte, che dopo gli imminenti Campionati Europei lascerà l’Italia per sedersi sulla panchina del Chelsea. Per Ventura un contratto biennale – da 1.3 milioni di euro a stagione – con un chiaro obiettivo: condurre gli azzurri lungo il cammino di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e riscattare, in quella circostanza, la figuraccia fatta due anni orsono in Brasile.
“Ho scelto Ventura perché è un maestro di calcio e ha insegnato anche a tanti allenatori le sue regole innovative – sono le parole di Tavecchio sul nuovo ct, su cui ha sempre puntato fortemente – Ha lanciato tanti calciatori in Nazionale, ha esperienza smisurata nella formazione dei giovani e credo che abbia sempre avuto un sano concetto di appartenenza“.
Ventura, che verrà presentato il prossimo 18 luglio, siederà sulla panchina più ambita dopo una trentennale carriera trascorsa alla ricerca di promozioni e salvezze in squadre di provincia. Nel 1976 il primo incarico da allenatore sulla panchina delle giovanili della Sampdoria e da lì, tra le altre, le esperienze a Venezia, Lecce, Cagliari, Udinese, Napoli, Verona, Bari e Torino.
Proprio con i granata, un lustro denso di soddisfazioni, coronato dall’approdo in Europa dopo due decenni e dalla storica impresa al San Mames contro l’Athletic Bilbao nell’Europa League 2014/15 (unica squadra italiana in grado di espugnare la fortezza basca).
Ora il compito più difficile, ma indubbiamente gratificante per chi ha fatto della dedizione quotidiana al lavoro la sua arma migliore: riportare in alto la nazionale italiana dopo anni difficili. Esperienza e capacità di valorizzare i giovani: basteranno questi punti di forza per riuscire nell’intento?
Debutto ufficiale, il 1 settembre in amichevole contro la Francia.