E finalmente il Brasile si svegliò; nella seconda giornata della Copa America Centenario, dopo l’incolore 0-0 con l’Ecuador nella gara inaugurale la Seleçao di Dunga si ricorda di essere la nazionale più titolata al mondo e schiaffeggia 7-1 Haiti (tris di Coutinho). Ecuador e Perù non si fanno male: finisce 2-2.
BRASILE-HAITI 7-1
I verdeoro hanno deciso di giocare: chiaramente il divario tecnico con la piccola nazionale caraibica era ed è abissale, ma i tifosi brasiliani attendevano sul campo una risposta chiara e inequivocabile alle polemiche e ai mugugni che hanno accompagnato la squadra di Dunga in queste settimane, dalle convocazioni in poi.
La risposta dunque è arrivata, in un 7-1 che non lascia spazio a ulteriori commenti. Tutto troppo facile per gli uomini di Dunga, avanti 2-0 già alla mezz’ora per effetto della doppietta dello straripante Coutinho (destro in corsa dal limite dell’area e tap-in a porta vuota su assist di Jonas). 3-0 firmato invece da Renato Augusto su colpo di testa.
La Seleçao è andata al riposo dopo aver calato il tris, e non si è fermata dopo la ripresa, rientrando determinata a incrementare ulteriormente il punteggio: con la voglia insomma di dare una dimostrazione di forza significativa.
Il poker l’ha calato il neoentrato Gabriel Barbosa bravo a battere Placide con un sinistro secco. Subentrato al posto di Casemiro, anche il centrocampista del Santos Lucas Lima è andato a segno con un colpo di testa.
Sussulti e mugugni sono ripiombati fuori quando, al 70’, Haiti ha segnato il gol della bandiera, più importante per il blasone che per altro: azione di rimessa e Marcelin è stato bravo a ribadire la respinta corta di un incerto Alisson.
È stato, chiaramente, un fuoco di paglia: spento a secchiate piene d’acqua gelida brasiliana da Renato Augusto – secondo gol per lui – e ancora da Coutinho, che con un destro al giro in pieno recupero ha sigillato il risultato sul 7-1. La Copa America Centenario, ora, è iniziata pure per la Selecao.
PERÙ-ECUADOR 2-2
Una lotta incredibile, un tempo per parte ma alla fine un solo punto a testa: bella partita, quella di Phoenix fra Perù ed Ecuador.
Primi quarantacinque minuti a dir poco furiosi per la Blanquirroja di Gareca, andata avanti 2-0 già dopo un quarto d’ora. Cueva ha firmato un capolavoro di rara bellezza, con un golazo da cineteca: tacco su assist di Guerrero, tunnel sul marcatore e destro preciso sul palo lontano.
Poi Flores di rasoterra sembrava aver spianato la strada al Perù. E invece la Tri, prima dell’intervallo, ha trovato il gol che l’ha ridestata dal torpore con l’altro bel gol di Enner Valencia sull’assist del quasi omonimo Antonio.
A inizio ripresa la rimonta ecuadoriana è stata completata dalla zampata di Bolanos su passaggio di Montero. Nel finale la partita ha rischiato più volte di subire nuovi sussulti, con occasioni a go-go non finalizzate.
Pari tutto sommato giusto: all’Ecuador ora basterà vincere con Haiti, mentre il Perù dovrà fare il miracolo col Brasile.