Andy Murray e Florian Mayer: sono loro a gioire nei più importanti appuntamenti su erba che conducono direttamente ai Championships di Wimbledon. Lo scozzese porta a casa il Queen’s per la quinta volta, il tedesco trionfa per la prima volta in casa, ad Halle.
Andy Murray conferma il suo feeling con il torneo della Regina: il numero due del ranking atp festeggia ancora agli Aegon Championships, Masters 500 dotato di un montepremi di 1.802.945 euro, dopo aver già alzato il trofeo nel 2009, 2011, 2013 e 2015.
Il rendimento dello scozzese da due mesi a questa parte è altissimo: su terra ha fatto suoi Monte-Carlo e Roma, arrendendosi al solo Novak Djokovic a Madrid e Parigi; sull’erba è già competitivo ed appare quantomai intenzionato a rovinare la festa al serbo a Wimbledon in partenza tra una settimana.
Nell’atto finale del Queen’s è Milos Raonic ad arrendersi: il canadese, terza testa di serie, viene piegato per 67 64 63, mettendo in bacheca il 37° trofeo in carriera su 57 finali disputate. Il nordamericano, dal canto suo, ha raggiunto la finale numero 18 in carriera, con un bilancio di 8 titolo vinti (quest’anno quello di Brisbane ad inizio stagione).
Il Gerry Weber Open di Halle, Masters 500 con montepremi di 1.700.610 euro, va invece a Florian Mayer: il trentaduenne tedesco batte il connazionale Alexander Zverev in due ore scarse di gioco col punteggio di 62 57 63.
Per il trentaduenne di Bayreuth si tratta del secondo titolo in carriera (dopo Bucarest 2011) ed è un successo che vale molto: numero 18 del ranking cinque anni fa, è precipitato all’attuale posizione #198 a causa di una serie di infortuni che ne hanno compromesso le prestazioni (è in gara grazie al ranking protetto). È il secondo giocatore di classifica più bassa a vincere un titolo ATP dopo Nicolas Mahut, primo a Den Bosch nel 2013 con un ranking oltre la duecentesima posizione.
Lo sconfitto, invece, deve rinviare il primo titolo in carriera: per il diciannovenne di Amburgo, comunque una settimana molto positiva, coronata con la vittoria su Roger Federer in semifinale. Quest’ultimo, dal canto suo, arriva a Wimbledon con due tornei di preparazione e due sconfitte in semifinale (a Stoccarda ad opera dell’altro astro nascente del tennis, Dominic Thiem).