Positivo, ancora una volta. Alex Schwazer torna a far parlare di sé. Secondo quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport, il 31 marciatore altoatesino sarebbe risultato positivo a un contro-test effettuato dalla IAAF a maggio dopo le prime analisi compiute lo scorso inverno. Alle 18 l’atleta terrà una conferenza stampa a Bolzano per spiegare i fatti.
Si riapre dunque l’incubo doping per il ragazzo di Vipiteno che, dopo la prima condanna comminatagli dal Tribunale Nazionale Antidoping fino al 29 aprile 2016, era tornato in attività ottenendo addirittura la qualificazione a Rio 2016 vincendo la 50 km di Roma in occasione dei campionati del mondo a squadre di marcia. Se tutto venisse confermato, Schwazer rischia anche la radiazione a vita dallo sport.
La notizia arriva come un’autentica mazzata sul 31enne altoatesino, a poche settimane dall’inizio dei Giochi e proprio nel giorno in cui, in vista delle Olimpiadi di Rio 2016, al Quirinale è andata in scena la consegna del tricolore da parte del presidente della Repubblica Mattarella alla portabandiera azzurra Federica Pellegrini.
Secondo quanto riportato dal giornale in rosa, Schwazer sarebbe risultato positivo alle controanalisi effettuate a maggio, che hanno riscontrato la presenza di grosse tracce di anabolizzanti nel sangue.
Oggi lo stesso atleta si presenterà alle 18 in conferenza stampa a Bolzano per contestare le accuse. Intanto dice: «Non so se questa volta riuscirò a rialzarmi e non parlo solo dello sport di cui in questo momento non mi frega nulla».
Il legale Gerhard Brandstätter dice: «Si tratta di accuse false e mostruose. Ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa».
L’avvocato ha infine aggiunto: «non capisco perché il test effettuato il primo gennaio abbia dato esito negativo e la stessa provetta ritestata il 12 maggio abbia dato esito positivo. Prima di fornire ulteriori aspetti dobbiamo prima parlarci tra di noi e capire che cosa sia accaduto».
Una nuova vicenda che suona come un giallo. Una carriera che rischia, seriamente, di naufragare.